La sfilata delle Olgettine

Angelo Cennamo

Da ormai diversi mesi, in un’aula giudiziaria del Tribunale di Milano, si danno appuntamento alcuni magistrati, cancellieri, avvocati e giornalisti, per rappresentare uno psicodramma che ha solo la parvenza di un processo penale. Nella stanza, sfilano giovani donne avvenenti, aspiranti soubrette, studentesse e modelle, per rispondere ad una sorta di questionario, a metà strada tra la prurigine e l’inciucio, con domande del tipo : “Ha fatto sesso con Silvio Berlusconi?” o “Ha visto Berlusconi fare sesso con qualcuno?” oppure “Ha visto Berlusconi fare sesso con Ruby Rubacuori?”, “Ha visto le tette della Minetti?”, “C’era Emilio Fede?”, “Era nudo, Fede?”. Ora, al di là della divertente raffigurazione delle copule praticate dall’ex premier sul letto di Putin o altrove, e superando il guardonismo più perverso che può di fatto abbinarsi a procedure così morbosamente perseveranti, sarebbe stato più che sufficiente archiviare il caso di specie ( unico nel suo genere) sulla base di poche e semplicissime considerazioni. La prima : Ruby, meglio conosciuta come la “nipote di Moubarak”, ha sempre negato agli inquirenti di aver avuto rapporti sessuali con il Cavaliere. La seconda : nessuno ha visto Berlusconi intrattenersi intimamente con la ragazza ( la quale, oltretutto, riferiva a chiunque di essere maggiorenne, anche quando ancora non lo era per pochi mesi). Terzo : se anche Berlusconi avesse trascorso delle ore liete in compagnia della fanciulla mulatta, per essere incriminato, qualcuno ( che non esiste) avrebbe dovuto fornire la prova di un avvenuto passaggio di denaro funzionale a quel rapporto. E invece no; si preferisce spendere migliaia di euro di noi contribuenti ( che per guadagnarceli e pagare le tasse facciamo dei salti mortali carpiati meglio di Tania Cagnotto) pur di cavare il famoso ragno dal buco. Tra qualche mese, Berlusconi sarà assolto perchè il fatto non sussiste; nel frattempo lo sputtanamento internazionale ( suo e di tutto il paese) ha già colto nel segno, e il “Bunga bunga” tornerà ad essere quella vacchia barzelletta su una tribù di cannibali africani. Ecce Italia!  

 

3 pensieri su “La sfilata delle Olgettine

  1. @Angelo:
    premesso che questo processo (ma anche altri) mi annoia mortalmente, la tua seconda riflessione è errata: tale Michelle Conceicao afferma di aver visto lui e la nipote del noto politico intrattenersi intimamente. Aggiungerei che mi pare evidente che il processo, da parte dei legali di Silvio, sia stato “preparato” adeguatamente (chi vuole capire capisce…)…
    La terza riflessione nei fatti è vera però ci sono stati comunque passaggi di denaro, che sarebbero altrimenti giustificabili difficilmente, a meno che lui non soffra di una di queste sindromi che ti obbligano a regalare denaro in cambio di nulla, il che farebbe di lui un uomo molto malato (o anche terribilmente solo, nonostante il ruolo di primo piano). In generale, dopo il caso della pugliese con la macchina fotografica (come si chiamava?), i giudici sanno che il soggetto è capace di pagare in cambio di prestazioni.

  2. Questo processo si concluderà con l’assoluzione dell’imputato perchè il fatto non sussiste. Mi piacerebbe che sia lo stesso pm a chiedere l’assoluzione, ma non credo che lo farà.

  3. i fatti visti così mi pare che mettano in evidenza di come un riccastro si voglia passare per innocente ma, nello stesso momento, far sapere che il tutto è successo e che lui può. a lui gli deve essere permesso tutto e tutto deve essere vissuto con una ipocrisia collettiva. quindi la conclusione sarà come quella di tutti gli altri processi in cui pur avendo commesso i fatti a lui o per una prescrizione o per qualche altro stratagemma legale sara quasi assolto ai termini di legge corrente. per lo scorno internazionale, quelli francamente erano altri tempi. tempi di cartongesso e scenografie, di oppio ai popoli e prepotenze gratuite. oggi non è che va meglio però, che dire, mi pare ci sia più concretezza e meno sciò. e forse un futuro migliore.
    certo che uno che riesce a fare una campagna acquisti dicendo che non vende un giocatore, senza cacciare una lire, è veramente un fenomeno, da baraccone, ma un fenomeno.

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