Roma: incendi boschivi, segnalarlo subito al numero gratuito 1515

 Il mondo ambientalista, gli agricoltori ed i campeggiatori rispettivamente rappresentati dalle sigle nazionali di VAS Onlus, Confederazione Italiana Agricoltori Cia e Federazione nazionale Associazione Campeggiatori e Turisti d’Italia ACTItalia rinnovano un accorato appello ad adottare alcune semplici regole di buon senso per mettere fine alla piaga degli incendi che sta coinvolgendo il nostro patrimonio verde. VAS, Cia e ACTItalia sono tra i promotori della Campagna nazionale Preveniamo gli incendi 2011. L’iniziativa, giunta alla 21° edizione, è
promossa in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato, Upter, Unieda e Università Popolare Interculturale e realizzata con il Patrocinio morale della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali,
Ministero del Turismo, Federparchi, Sindacato di Polizia PNFI Italia Sicura, dai seguenti Parchi Nazionali: Monti Sibillini; Sila; Appennino Tosco-Emiliano; Dolomiti Bellunesi; Arcipelago di La Maddalena; Abruzzo, Lazio e Molise; Cilento e Vallo di Diano; Pollino; delle Cinque Terre; Foreste Casentinesi e Monte Falterona e Campigna; del Circeo; del Vesuvio, dalle Regioni: Calabria; Campania; Toscana; Basilicata; Piemonte; Regione Autonoma Valle d’Aosta; Umbria, dalle Province di: Firenze; Siracusa; Chieti; Nuoro; Ravenna; Isernia;
Catanzaro; Lecce; Matera; Barletta – Andria – Trani; Milano; del Medio Campidano; Alessandria; Savona; Oristano; Bari; Arezzo; Avellino; Rovigo; Cuneo; Viterbo; Torino; della Spezia; Treviso; Latina; Frosinone; Novara; Campobasso; Messina; Ferrara; Fermo; Reggio Emilia; Ascoli Piceno; Caserta; Pescara; Cagliari; Venezia; dell’Aquila; Savona e Perugia. VAS, Cia e ACTItalia credono molto nell’importanza della prevenzione
quale principale strumento educativo e informativo di contrasto agli incendi boschivi. A ribadire l’importanza che la prevenzione può svolgere è Walter Iannotti responsabile nazionale della Campagna Preveniamo gli incendi che aggiunge << Da accurata indagine condotte dal Servizio Antincendio del Corpo forestale dello Stato sulle cause
che ogni anno danno origine agli incendi boschivi è possibile delineare un quadro chiaro del fenomeno. E dalle indagine condotte da oltre dieci anni, con una cinica costanza – sottolinea Iannotti – registriamo come meno del 5% dei fenomeni di incendio sono attribuibili a cause naturali e accidentali e che nella stragrande maggioranza dei casi di incendi colposi e dolosi si sarebbero potuti evitare con una corretta informazione sulle cause che danno origine ad un incendio e sulle responsabilità penali di chi si fa artefice di tali reati sia esso incendiario o piromane>>.Le indagini del Servizio Antincendio del Corpo forestale dello Stato  evidenziano come i fenomeni di innesco di incendi possano essere catalogate in cinque categorie di cause: naturali, accidentali, colpose, dolose e dubbie che, nello specifico, possono essere disaggregate in un ventaglio di motivazioni in relazione ai profili
sociali, economici e produttivi delle diverse realtà territoriali e utilizzati per intraprendere azioni mirate alla prevenzione e al contrasto degli incendi stessi. Schema di rilevazione: *Cause naturali: incendi causati da fulmini; incendi causati da  eruzioni vulcaniche. *Cause accidentali: incendi causati da scintille delle ruote dei treni  o di particolari locomotive; altro eventuale. *Cause colpose: incendi causati da mozziconi di sigaretta o fiammiferi  (lungo le reti viarie, in aree di campagna, in aree boschive, lungo linee ferroviarie); incendi causati da attività agricole e forestali (per la ripulitura di incolti, per eliminare i residui vegetali – lavorazioni forestali e agricole, per la rinnovazione del pascolo, per la bruciatura delle stoppie, per la ripulitura di scarpate stradali o ferroviarie); incendi dovuti ad altra cause colpose (incendi causati da attività ricreative e turistiche, incendi causati da lanci di
petardi o razzi, brillamento di mine o esplosivi, incendi causati dall?uso di apparecchi a motore, a fiamma, elettrici o meccanici, incendi causati da manovre militari o esercitazioni di tiro, incendi causati da bruciatura di rifiuti in discariche abusive, incendi
causati da cattiva manutenzione di elettrodotti o dalla rottura e caduta a terra di conduttori, incendi determinati da cause colpose non ben definite). *Cause dolose: incendi le cui motivazioni sono connesse alla ricerca di un profitto (incendi causati da apertura o rinnovazione del pascolo a spese del bosco, incendi causati dalla volontà di recuperare terreni agricoli a spese del bosco per la coltivazione o per attivare
contributi comunitari, incendi causati con l’intento di guadagnare dalla scomparsa della vegetazione a fini di coltivazione agricola, incendi causati con l’intento di guadagnare dalla scomparsa della vegetazione a fini di speculazione edilizia, incendi causati con l’intento di ricercare vantaggi – apertura di piste forestali, operazioni colturali per risparmiare manodopera, distruzione di massa forestale, incendi causati da questioni occupazionali connesse agli operai assunti dagli Enti Locali, incendi causati con l’intento di distruggere a mezzo del fuoco opere forestali non ben eseguite, incendi causati con l’intento di essere inclusi in squadre antincendio, incendi causati da azioni non corrette riconducibili al bracconaggio, incendi causati per ottenere prodotti conseguenti al
passaggio del fuoco, incendi causati dalla criminalità organizzata); incendi dovuti a manifestazioni di protesta, risentimenti e insensibilità verso il bosco (incendi causati da vendette o ritorsioni nei confronti della Pubblica Amministrazione, incendi causati da conflitti o vendette tra proprietari, incendi causati da proteste contro i vincoli imposti nelle aree protette, incendi causati per gioco o divertimento di minorenni, incendi causati con l’intento di deprezzare aree turistiche, incendi causati da fatti riconducibili a contrapposizioni politiche, incendi causati da atti terroristici, incendi causati da insoddisfazioni, dissenso sociale, turbe comportamentali quali piromania e mitomania); incendi dovuti a cause dubbie (incendi determinati da cause dolose non ben definite).*Cause Dubbie: cause in cui non è individuabile la motivazione che ha dato origine all’incendio. I promotori della Campagna nazionale Preveniamo gli incendi hanno stilato una sorta di vademecum fatto di semplici regole di prevenzione degli incendi e di buona educazione civica:*non accendere fuochi fuori dalle aree attrezzate. Non abbandonare mai  il fuoco, prima di andare via accertati che sia completamente spento.*non gettare mozziconi di sigarette o fiammiferi ancora accesi. Possono incendiare l’erba secca delle scarpate lungo strade, ferrovie, ecc. *prima di parcheggiare l’auto accertati che la marmitta non sia a contatto con l’erba secca. Il calore della marmitta potrebbe incendiarla. *non abbandonare i rifiuti nei boschi e nelle discariche abusive. Utilizza gli appositi contenitori: i rifiuti se abbandonati, possono rappresentare un pericoloso combustibile. *non bruciare, senza le dovute misure di sicurezza, le stoppie, la  paglia e altri residui agricoli. Rispetta le norme regionali in materia. Circoscrivi ed isola il terreno con una fascia arata di sufficiente larghezza efficace ad arrestare il fuoco. In pochi minuti potrebbe sfuggirti il controllo del fuoco.*se avvisti delle fiamme o anche solo del fumo dai l’allarme. chiama  il 1515 Non pensare che altri l’abbiano già fatto. Fornisci le indicazioni necessarie per localizzare l?incendio. *non sostare in
luoghi verso i quali soffia il vento. Potresti rimanere imprigionato tra le fiamme e non avere più una via di fuga. *l’incendio non è uno spettacolo, non sostare lungo le strade,  intralceresti l’arrivo dei mezzi di soccorso e le operazioni di spegnimento necessarie per gestire l’emergenza. Inoltre, chiunque cagioni un incendio su boschi, selve o foreste ovvero su vivai forestali destinati al rimboschimento, propri o altrui, è punito con la reclusione da 4 a 10 anni. Se l’incendio è cagionato per colpa, la reclusione va da 1 a 5 anni. Le pene sono, inoltre, aumentate della metà se l’incendio induce un danno grave, esteso e persistente all’ambiente.