Itc Ceramiche, Andreasic, a Sassari comincia l’avventura

Fiato sospeso fino alle 18,30 di domani quando al Palazzetto di Sassari, l’ITC Ceramiche affronterà la “bestia nera” di questa stagione, il Sassari del presidente Antonio Pes. Nell’ultima giornata della fase ad “orologio”, Salerno e Sassari si giocano il primo e il secondo posto, mentre le altre due posizioni sono già state decise con Teramo che ha chiuso al terzo posto e Nuoro al quarto. Nella semifinale dei play-off scudetto si affronteranno la Prima contro la quarta e la seconda contro la terza, con il match d’andata che si disputerà in casa della peggio classificata negli accoppiamenti. Quest’anno non c’è la bella quindi conterà la differenza reti nelle due gare le reti. In casa PDO  non si fanno grandi calcoli, per il momento tutte le attenzioni sono puntate sull’impegno del Palasantoru, “battesimo” stagionale anche per Neven Andreasic, l’uomo delle sfide che da martedì siede sulla panchina salernitana. “Senza dubbio coach Andreasic – dice Laura Avram – è tecnico che la pallamano la mangia per pane, ha tanto da insegnarci e da regalarci. Si è subito imposto sul gruppo dalla prima seduta, ma è stato giusto così, ha trovato una squadra un pò in difficoltà, disorientata per l’improvviso cambio. Durante la settimana mi è piaciuta la prova di forza mia e delle mie compagne di squadra, ci siamo unite ancor di più e incoraggiate a vicenda. Gli allenamenti sono stati più lunghi, ma siamo  state disponibili perché il coach doveva preparare in poche sedute una gara  importante”. L’ostico Sassari le attende in casa per una sfida che sarà tra le più belle della stagione, perché a confrontarsi sono le prime della classe.“ Il Sassari è stato – continua Avram – un cliente assai scomodo per l’intera stagione, un’autentica bestia nera ma questo è dipeso anche da noi. Abbiamo voluto noi che lo diventasse, siamo cadute da sole e non abbiamo affrontato con la giusta determinazione un avversario al quale non abbiamo nulla da invidiare. Questa volta siamo agguerrite, la voglia di vincere c’è sempre stata, ma adesso lo dobbiamo fare anche per dare una bella dimostrazione di orgoglio e attaccamento alla società che crede ancora in noi”.