Angri: “Antidemocratica” la nomina del nuovo Presidente dell’Ascom

Se la finalità è quella “di porre rimedio allo stato di confusione ed incertezza nei confronti delle imprese e delle istituzioni”, generato dalla sezione di Angri dell’ASCOM Confcommercio, con la nomina “antidemocratica”, deliberata dal Presidente provinciale della Confcommercio-imprese per l’Italia, della delegata per il territorio di Angri, appresa solo a mezzo comunicato stampa, si è scelta una modalità per aumentare sia lo stato di confusione che quello di incertezza, nonché lo stato di imbarazzo per tutti i dirigenti, dichiara il presidente della locale  ASCOM Confcommercio di Angri,  Alberto Calò. L’autonomia della sezione di Angri risale al lontano 1989 per motivi contingenti ed è stata sempre ben nota oltre che accettata dalla Confcommercio  provinciale, nonchè condivisa dai commercianti di Angri. Qualora la dirigenza provinciale  ed alcuni commercianti avessero ritenuto non più condivisibile detta situazione avrebbero potuto rappresentarla, nelle forme e nei modi dovuti, all’attuale dirigenza locale e, democraticamente, nelle sedi deputate si sarebbero adottate le soluzioni più largamente condivise.“In questi anni – conclude Calò – pur in un contesto generale di grave crisi economica, il Presidente e la dirigenza tutta ha sempre operato nell’esclusivo interesse della categoria e non certamente per interessi personali o per conservare una carica che, peraltro,  richiede notevole impegno e dedizione”.