La religione fa ingrassare

di Rita Occidente Lupo

L’indagine condotta dalla Northwestern University, parla chiaro. La fede favorirebbe l’obesità. Ampia campionatura attestante che, la mezz’età, corrispondente a persone devote, lievitante i  rischi dell’ obesità. Se un tempo, la religione, considerata da una certa cultura marxista, l’oppio dei popoli e specialmente refugium peccatorum, per coloro che si sentivano vessati dalle ambasce esistenziali, oggi rivisitata, alla luce di un fideismo oltre ceto sociale ed età. Credere, per darsi una forza nell’andare avanti, per sperare al di là dell’immanente, per interpretare il presente, quando non soddisfacente. Ma, per  molti, una marcia in più per affrontare la vita, una risposta agl’interrogativi esistenziali, che da sempre l’uomo si pone. A volte, brancolando a tentoni, nella penombra della filosofia illuminata, quella che non solo in nome d’un cogito ergo sum, riesce cartesianamente a porsi assi validi per vivere. La religiosità, che scorta l’uomo dalle prime indagini speculative, dalle primigenie consapevolezze che l’umanità, pur sempre legata ad una temporalità, compagna dell’iter umano attraverso il tempo. Oggi, nella crisi che investe il mondo, che smussa i parametri valoriali, che ridisegna nuovi identikit comportamentali, il credere rischia di finire nel baule dei ricordi. Di spegnere quell’anelito che ha animato le grandi figure della storia, graffianti le pagine del tempo: dalla grande anima indiana, Mahatma Gandhi, al Papa polacco, amico dei giovani. La fede, manzonianamente “Avvezza ai trionfi” oggi, ancora il tesoro dei popoli ed il patrimonio spendibile in ogni occasione: non solo in proiezione escatologica. Benessere spirituale: tuffo catartico in una dimensione ultraterrena, che rende appagante anche la dimensione claustrale! E tranquillizza al punto che, come spiega Claudia Koll, innesta pace nella propria anima, creando benessere morale col mondo intero. L’obesità, dunque, anche giovanile, destinata a tradursi in kg di troppo sempre più col tempo, con tutti gli annessi e connessi che ciò comporta: dalle disfunzioni cardiocircolatorie, all’ipertensione. Occhio agli alimenti, d’obbligo: pregare e vivere nel cursore della spiritualità, senza accelerare il gusto della buona tavola, finendo per dimenticare che, con gli anta, diabete e colesterolo, nemici della longevità!E che pertanto, il credente, deve rispettare se stesso e tutelare anche la sua stessa vita, gestendo un parsimonioso tenore alimentare, senza darsi alla crapula, per rilassatezza morale!

 
 

 

2 pensieri su “La religione fa ingrassare

I commenti sono chiusi.