Salerno: Federconsumatori, Caso Aiazzone, risposte positive

Impegno e tenacia premiati, quelli di Federconsumatori che, in soli quindici giorni di incessante lavoro, raccoglie i primi frutti della campagna per la tutela dei clienti del mobilificio “Aiazzone”, sito in via San Leonardo, a Salerno, che ha chiuso i battenti senza alcun preavviso. La macchina dell’Associazione per la tutela dei diritti degli utenti, infatti, si é messa in moto contro la mancata consegna dei mobili già acquistati da “Aiazzone” e la denegata manutenzione dei prodotti in garanzia, nonché la cancellazione da parte del Governo delle garanzie riservate al consumatore impegnato con le società finanziarie. Ha, così, ricevuto le prime risposte positive dalla società “Panmedia” S.p.A., società marketing del mobilificio attualmente fallito. “Panmedia”, infatti, a seguito della battaglia di Federconsumatori, si è mostrata disponibile a trattative volte ad andare incontro alle esigenze dei consumatori: “ Anche Assofin si è detta disposta a ridiscutere i finanziamenti contratti dai clienti che non hanno ricevuto i mobili, e ad attivarsi per garantire la consegna dei prodotti a coloro che hanno corrisposto anticipi alla società –  ha spiegato il presidente Federconsumatori Salerno, Peppe Sorrentino. –  Ottenere risposte nel giro di quindici giorni, ci incoraggia a lavorare sempre, e senza tregua, per garantire i diritti degli utenti: Federconsumatori riesce a fornire supporto e risposte concrete ai consumatori.” Oltre a verificare l’effettività dei risvolti positivi  del caso “Aiazzone” finora conseguiti, Federconsumatori Salerno, ieri mattina, ha presentato un esposto penale alla Procura della Repubblica: “E’ inconcepibile che il Governo non preveda garanzie per gli utenti e non si preoccupi di punire i responsabili della violazione dei diritti dei consumatori – ha aggiunto Sorrentino, insieme ai consulenti legali dell’Associazione, Sonia Farro, Marcella Luongo e Anita Gallo – Federconsumatori userà il pugno duro contro tutti coloro che acquistano una società in via di fallimento, al solo fine di speculare sulla sua chiusura a danno degli utenti. I responsabili devono pagare: ricorrendo alla Procura della Repubblica, otterremo nuovi soddisfacenti risultati volti alla garanzia dei diritti degli utenti.”