Cetara: “Compost Day”

Sabato 26 Febbraio presso la Sala Polifunzionale “Mario Benincasa” di Cetara, si terrà il “Compost Day”, iniziativa dedicata al compostaggio domestico, realizzata nell’ambito del progetto denominato “R come Rifiuto, R come Riduzione, R come Risorsa”, con il quale il Comune di Cetara, capitanato dal Sindaco Secondo Squizzato, si è classificato al primo posto nel bando emanato dal Settore Ciclo integrato dei Rifiuti della Provincia di Salerno, per contributi finalizzati alla riduzione della produzione di rifiuti. Il progetto prevede un investimento complessivo di Euro 25.000, di cui il 70% sarà erogato dalla Provincia di Salerno. “R come rifiuto R come Riduzione R come risorsa” è un progetto che intende perseguire la promozione di un nuovo stile di vita in linea con le istanze di sviluppo sostenibile, che solleciti i cittadini a ridurre la produzione dei rifiuti con una serie di piccoli comportamenti virtuosi. Sei le azioni previste dal progetto, finalizzate a limitare la produzione di rifiuti: si va dalla promozione del compostaggio domestico, con la fornitura ad un certo numero di famiglie di una compostiera domestica, previo percorso di formazione specifico, alla riduzione del consumo di bottiglie di plastica in PET attraverso una campagna di comunicazione che favorisca il consumo dell’acqua di rete di cui verranno resi noti i dati qualitativi attraverso i controlli mensili pubblicati sul sito del comune. E ancora la gestione sostenibile di feste e sagre mediante l’uso di stoviglie biodegradabili e compostabili, la distribuzione alle famiglie di shoppers ecologici in materiale tipo “canvas”, teso a sostituire l’uso dei sacchetti di plastica per la spesa, la minimizzazione dei consumi cartacei negli uffici comunali e la distribuzione alle famiglie con neonati di un kit di pannolini lavabili riutilizzabili che consente una notevole diminuzione di conferimento nell’indifferenziato, oltre ad un risparmio per le famiglie. Nell’ambito delle sei azioni, la giornata dedicata all’incontro divulgativo sul Compost Day sarà particolarmente rilevante: tra gli interventi previsti, infatti, ci sarà quello dell’ ing. Rachele Mercogliano, parte del team di “R come Riduzione, R come Rifiuto, R come Risorsa” insieme all’arch. Vincenza De Vita e alla dott.ssa Alessia Benincasa, che chiarirà che cos’è il compost, perché compostare e i vari metodi di compostaggio domestico. Inoltre interverranno il dott. Giuseppe Pecoraro, delegato Coldiretti Giovani della Campania, che parlerà del rapporto tra compost ed agricoltura biologica e il dott. Massimo Zaccardelli  del C.R.A. di Pontecagnano.  La cittadinanza e tutti gli interessati sono invitati a partecipare. Sabato 26 febbraio, ore 16.00, Sala Polifunzionale “Mario Benincasa”, Cetara (SA). Per info: alessia.benincasa@gmail.com

2 pensieri su “Cetara: “Compost Day”

  1. LA SPERIMENTAZIONE DEL COMPOSTATORE AUTOMATICO
    DEI RIFIUTI ORGANICI PRESSO PRACATINAT – FENESTRELLE
    Il 5 luglio, nell’ambito del programma transfrontaliero ALCOTRA, progetto
    R2D2 , è stato installato un compostatore elettromeccanico per il
    trattamento degli scarti organici presso la struttura di Pracatinat a
    Fenestrelle, che dispone di un servizio di ristorazione di circa 100 pasti al
    giorno. Il sistema di trattamento si colloca tra il compostaggio domestico
    ed il compostaggio industriale.
    La Regione ha promosso l’iniziativa, prima esperienza in Piemonte,
    seguendo operativamente la sperimentazione di questo nuovo metodo al
    fine di valutarne la capacità di trasformare, in tempi relativamente brevi, il
    rifiuto organico in fertilizzante secondo gli standard di qualità, tenendo
    conto anche degli aspetti economici, organizzativi, logistici ed
    amministrativi.
    La sperimentazione di autocompostaggio presso la struttura di Pracatinat assume inoltre un valore
    aggiunto legato all’attività educativa effettuata presso il laboratorio didattico visitato da molte
    scolaresche.
    Il compostatore è costituito da una struttura
    cilindrica chiusa di circa 1,5 mc, nella quale viene
    conferito quotidianamente il rifiuto organico
    prodotto dalle cucine e dalla mensa del Consorzio
    Pracatinat; il rifiuto, aerato e rivoltato tramite una
    coclea, permane nella camera per almeno 40 gg,
    nella quale avviene la prima fase della
    trasformazione, ovvero quella potenzialmente più
    odorigena.
    Successivamente il rifiuto viene prelevato per
    essere stabilizzato all’esterno, in un’apposita
    struttura di maturazione per almeno 50 giorni: al
    termine del processo (in tutto 90 giorni) si prevede
    che il rifiuto sarà trasformato in fertilizzante
    “ammendante compostato”, ovvero il cosiddetto
    compost di qualità.
    La gestione del rifiuto organico sopra descritta permetterà di “liberare”
    dalla presenza dell’umido il rifiuto indifferenziato, consentendo di ridurne
    la quantità e la frequenza di raccolta, senza dover sostenere i costi della
    raccolta dell’organico.
    Sulla base dei risultati della sperimentazione potranno essere
    predisposte linee guida per l’utilizzo di questo sistema da parte di utenze
    non domestiche produttrici di grandi quantità di rifiuto organico (industrie
    agroalimentari, mense…) e di utenze domestiche appartenenti a grandi
    condomini.
    .www.comareccology.it info@comarecology.it

  2. A Pracatinat la prima esperienza piemontese di compostaggio “di prossimità”

    Installato al Laboratorio didattico di Pracatinat (To) un compostatore per la gestione dei rifiuti organici prodotti dalla struttura. Nei primi 80 giorni di attività avviati al compostaggio più di 1300 kg. Ma l’impianto è sostenibile anche dal punto di vista economico?

    lunedì 24 ottobre 2011 19:38

    clicca sull’immagine per ingrandire
    Compostaggio “domestico”, “collettivo” o “di prossimità”. Sono diverse le alternative al conferimento in discarica dei rifiuti organici presentate nell’ambito del convegno conclusivo del progetto transfrontaliero italo-francese R2D2. Il progetto, centrato sulle buone pratiche per la “minimizzazione dei rifiuti”, ha inevitabilmente studiato e applicato sistemi per abbattare la frazione organica presente nelle nostre pattumiere, che ha un’incidenza tra il 30 e il 35% sul totale dei rifiuti prodotti.

    Una delle esperienze più significative promosse nell’ambito del progetto R2D2 è stata presentata da Enrico Accotto della Regione Piemonte: l’uso di un compostatore elettromeccanico per la gestione del rifiuto organico presso il Laboratorio didattico sull’ambiente di Pracatinat. Il Consorzio, che gestisce la struttura che ha sede nel Comune di Fenestrelle, distribuisce circa 130 pasti al giorno, responsabili di circa 20 kg giornalieri di rifiuti organici. Dallo scorso 5 luglio questo quantitativo non viene più conferito in discarica ma trattato in loco grazie al compostatore. Un impianto che si colloca ad un livello intermedio tra il compostaggio domestico ed il compostaggio in un impianto industriale, che viene comunemente definito “di prossimità” trovando sede in un luogo limitrofo all’utenza (domestica o non domestica) che ha prodotto il rifiuto organico.

    I risultati dei primi 80 giorni di attività dell’impianto di Pracatinat indicano un conferimento complessivo di 1327 kg a cui sono stati aggiunti 90 kg di pellet per facilitare l’avvio del processo di compostaggio.
    Il compostatore di prossimità, essendo il primo del suo genere in tutto il Piemonte, è stato ed è costantemente monitorato, per trarre indicazioni utili sia sulle ricadute ambientali ma anche per raccogliere dati sulla sostenibilità economica del progetto.
    Enrico Accotto nella sua relazione ha posto l’accento proprio su questo aspetto: il futuro del compostaggio di prossimità dipende, oltre che dai risultati attesi in termini di qualità del compost prodotto e dei costi del sistema, anche dai ritorni economici che questo sistema può consentire.

    Spesso già oggi chi fa il compostaggio domestico usufruisce di riduzioni sulla tassa rifiuti del 5-10% ma introdurre lo stesso sconto alle strutture che decidono di fare compost in quantità maggiori, e quindi attraverso l’acquisto di macchinari come quello di Pracatinat, sarebbe poco incentivante.
    Il costo annuo per la sola manutenzione e il funzionamento del sistema, nel caso di Pracatinat, si aggira infatti intorno ai 2000 euro, mentre la stima del costo evitato alla collettività intorno ai 900 euro (a cui però devono essere aggiunti valori non facilmente quantificabili relativi al minor impatto per la movimentazione e la gestione della discarica e per la riduzione del numero di passaggi per la raccolta del rifiuto indifferenziato).
    Per una sostenibilità economica dell’impianto non basterebbe dunque che il Comune di Fenestrelle sottraesse quest’importo all’annuale tassa rifiuti ma occorrerebbe anche trovare una destinazione redditizia al fertilizzante prodotto. Ad oggi però, per poter vendere il proprio compost, occorre seguire una doppia procedura indicata dal decreto legge 75 del 2010: iscriversi come produttore di fertilizzante e registrare il proprio prodotto con nome e caratteristiche. Procedura macchinosa, che rischia di non far decollare questa buona pratica scoraggiando altre realtà a fare l’investimento.
    Ma il “laboratorio” di Pracatinat cercherà di far scuola contribuendo anche ad una chiarificazione delle procedure, nell’interesse collettivo della riduzione dei rifiuti.
    http://www.comarecology.it info@comarecology.it

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