Cava de’ Tirreni: l’abbazia apre la “Porta Santa”

 L’abbazia della SS. Trinità, apre la “Porta Santa” per il millenario e chiude il piazzale antistante il complesso monumentale con un nuovo cancello, per sigillare anche il varco che porta al fondo valle ed alla storica sorgente d’acqua della “Frestola”, lasciando aperto solo un piccolo passaggio attraverso una rampa di scale realizzate per l’occasione che è ovviamente impercorribile ai diversamente abili. Una decisione che potrebbe addirittura portare ad un contenzioso, secondo alcuni legali e i consiglieri comunali Pd, Nunzio Senatore e Enzo Servalli, perché lederebbe il “diritto di servitù usucapita”, essendo stato il varco per la “Frestola” sempre libero ed accessibile anche per moto da oltre 20 anni. La scelta di impedire l’accesso al sagrato ha sollevato un vespaio di polemiche già con l’enorme cancellata che ha sostituito, qualche mese fa, i paletti con catena. Una decisione presa dall’abate, oggi emerito, Benedetto Maria Chianetta, per impedire il bivacco, nelle ore serali, di ragazzi che, non solo disturbavano la santità del luogo, ma, in molte occasione, hanno deturpato con bombolette spray lo storico abbeveratoio, le mura e danneggiate le colonnine in marmo davanti le scale del portone della cattedrale. La soluzione, però, ha scontentato tutti e scatenato polemiche che si sono ancor più accentuate, con la chiusura con un secondo cancello che sbarra l’accesso alla piazzetta, anche a quanti avessero voluto accedervi percorrendo l’unico passaggio lasciato libero fino a qualche settimana fa, attraverso la rampa di scale realizzate proprio per consentire di raggiungere il fondo valle e la sorgente della “Frestola”. «Oltre che molto brutto e certamente poco consono ad uno scrigno d’arte e cultura come l’abbazia – afferma Nunzio Senatore – la chiusura con le due cancellate automatiche è un affronto a tutti quei cittadini e soprattutto a persone con diversa abilità, che da tempo immemorabile raggiungevano la località Frestola per attingere e trasportare la limpida e fresca acqua della popolare fonte». Lanciato un appello anche al sindaco per trovare una soluzione. «Chiediamo al sindaco ed all’amministrazione comunale – conclude Senatore – di attivarsi anche con l’ufficio legale del comune per verificare se ci sono i presupposti per intraprendere un’azione legale nei confronti di coloro che hanno limitato in modo evidente e palese una servitù di passaggio pedonale e carrabile esistente da sempre». Sotto accusa anche i lavori di ripavimentazione del piazzale, affidati dalla provincia ad una ditta esterna per un importo di circa 200 mila euro. «Oltre al danno delle cancellate – aggiunge Enzo Servalli – anche la beffa dei lavori che hanno ripristinato la pavimentazione in sampietrini, ma trasformato il piazzale in una grande vasca che con le piogge si riempie e diventa un laghetto. Il paradosso è che la griglia che dovrebbe raccogliere l’acqua piovana proprio in prossimità del cancello principale è ad un livello più alto di quello del piazzale, non sono certo un tecnico,  mi sembra difficile, però, che possa evitare l’allagamento del sagrato».