Salerno: Cirielli, dai messaggini alla Sanità

Aldo Bianchini

Dalla metà degli anni ’60 seguo attivamente la politica sull’intero territorio provinciale. Da oltre quarant’anni ho assistito all’ascesa ed alla caduta (a volte rovinosa!!) di tante stelle della politica nostrana, e parlo di gente del calibro di Afonso Menna (mandato a casa in taxi da Russo), Gaspare Russo, Bernardo D’Arezzo, Vincenzo Scarlato, Fiorentino Sullo e, per farla breve, di Paolo Del Mese e Carmelo Conte ed infine di Vincenzo De Luca (che ancora non è caduto!!) e del suo antagonista Edmondo Cirielli. Non vorrei peccare di presunzione se affermo di averli capiti quasi tutti, o meglio di aver capito il loro modo di pensare e di agire, difficilmente mi sono sbagliato. Il personaggio che proprio non riesco a capire o catalogare è l’attuale presidente della provincia on. Edmondo Cirielli. E’ abilissimo, bisogna riconoscerlo, e sfugge ad ogni logica interpretativa del suo pensiero politico-gestionale. Sinceramente non so se Cirielli “ci è o ci fa”, e questo lo dico con assoluta convinzione dopo aver assistito all’ultimo suo show pubblico nel salone del Mediterranea Hotel la sera di domenica 26 settembre scorso. In questo articolo intendo analizzare tre-quattro punti del suo intervento che mi hanno particolarmente colpito. Parto dal piatto forte: i messaggini sms. Diversi quotidiani hanno scritto di un sms inviato da Cirielli a Salvatore Memoli in piena assemblea per dirgli che quando parlava delle “società miste” pensava a lui ed alla sua azione in loro favore. Mi sembra un fatto surreale, anche innocente se volete, che denota però un certo bisogno quasi infantile del Presidente di dover comunicare subito agli altri le sue sensazioni, anche quelle più intime. Con tutti i rischi del caso che ogni messaggino inviato può riservare. Lo avevo scritto qualche mese fa ma, mi rendo conto che i consigli gratuiti non vengono mai presi seriamente in considerazione. L’altro punto che mi ha colpito riguarda l’appello alla coesione lanciato dal Presidente verso l’enorme platea di popolo del PdL che al Mediterranea rappresentava senza dubbio quasi tutta la provincia ma pochissimo la città capoluogo dove fra qualche settimana partirà una delle campagne elettorali più infuocate della storia di Salerno. La domanda al Presidente: “Dov’è il popolo del PdL di Salerno?”. Il terzo punto riguarda la scelta del candidato sindaco per Salerno. Nel discorso ufficiale non ha fatto alcun cenno ma i giornali riferiscono che, in sede separata e riservata, il Presidente ha testualmente detto: “Non tocca a me. I coordinatori faranno il nome”. Il buffo della situazione non è tanto la dichiarazione di Cirielli (ammesso che l’abbia rilasciata), il buffo è che loro ci credono e lo scrivono pure senza alcun commento. Figuratevi se il candidato non lo sceglie Lui, che è anche giusto in quanto le scelte spettano proprio ad un leader. I coordinatori, al massimo, potranno leggere il nome già scritto su un pezzo di carta. E tutto questo avvalora ancora di più la mia domanda iniziale tendente a sapere se Cirielli ci è o ci fa. Il quarto ed ultimo punto è quello riferito alla sanità; la scivolata di Cirielli, almeno a me osservatore, è apparsa in tutta la sua gravità. Una frase su tutte mi ha colpito: “Nessun ospedale verrà chiuso in provincia di Salerno”. E’ proprio qui, caro Presidente, che casca l’asino. Mi aspettavo una presa di posizione forte e decisa, competente ed esaustiva, invece è arrivata una risposta di chiaro stampo politichese e nulla più. Dico questo perché è sotto gli occhi di tutti che la sanità pubblica si risana non attraverso i tagli indiscriminati e generalizzati ma attraverso una seria ricognizione delle esigenze reali e delle specialità aggregative, tagliando e chiudendo le oasi di potere per primari e direttori generali. Capisco che si possono perdere voti, ma se non si fa così aumenteranno i casi clamorosi dei superstipendi come quello del medico Verrioli di Eboli con i suoi 700mila euro circa all’anno (di quella inchiesta non se ne sa più nulla!!). Se tutto questo la dottoressa Caropreso non lo ha spiegato con chiarezza al Presidente mi sa tanto che il buon De Simone non potrà essere additato come la sola “… persona non esperta di politica sanitaria….”.  Se il pensiero politichese non vuole chiudere alcune strutture che deve fare De Simone? Potrebbe dimettersi, ma in questo Paese l’istituto delle dimissioni appartiene veramente a pochi. Per non dimettersi si “….deve appoggiare su quei funzionari che sono i responsabili dello sfascio….”. Dalla padella nella brace, purtroppo. L’ultima considerazione, personale, lasciatemela fare. Non è possibile che anche ottimi professionisti appena si avvicinano al potere diventano  soltanto servi sciocchi. Ma non tutto è perduto, sono convinto che siano ancora possibili scatti di orgoglio e sussulti di dignità.

 

10 pensieri su “Salerno: Cirielli, dai messaggini alla Sanità

  1. Signor Bianchini non la conosco ma sento il dovere di complimentarmi perchè Lei ha detto delle cose sacrosante. Io da uomo di destra sono stato li ieri sera e siamo ritornati a casa molto delusi. Proclami inutili e solo politichesi . Non abbiamo compreso cosa ci fosse di programmatico ieri sera. Solo adulazioni che sono stati sconvolgenti. Professionisti che pur di dare l’impressione che contano, strisciano vicini al potere. Ma a proposito: ma i salernitani che contano dove erano ? Semvrava un incontro dell’agro nocerino cavese. Chissa se non stavamo meglio quanto stavamo peggio

  2. siamo al degrado della politica. Persone(?) che cambiano bandiera e che non hanno dignità si accompagnano al Principe ottenendo cariche e prebende che hanno perso in altre formazioni di sinistra, vedi Memoli, Cariello, Ciccone ect. Mi vergogno di essere uomo di destra.
    Ma il Pricipe sa che i cortigiani di cui si circonda sono pronti a tradirlo appena non avrà più nulla da offrire?

  3. Egregio Sig. Bianchini,
    mi compiaccio sinceramente con Lei, condividendo molto di ciò che ha scritto.
    Aggiungo che:
    1. bisogna prendere atto che il vasto agglomerato cementizio e demografico che abbraccia l’agro nocerino sarnese, sino a cava (…), ha trovato un politico in cui si rappresenta compatto (quasi un cavallo di troia) e cui affida la tutela dei propri interessi, a mio avviso, …, di tipo “familiare”, di natura “obliqua” e di consistenza “melmosa”;
    2. sono convinto che Cirielli incarni la massima espressione “del potere per il potere”;
    3. anch’io ero lì e:
    ho visto uno stuolo di pseudo professioniti (oserei azzardare faccendieri e mestieranti), che sino ad ieri hanno attinto a piene mani alla corte di Villani e del sindaco di Nocera Romano;
    ho visto mezze figure che hanno i tratti somatici del vassallaggio, offendendo con la loro presenza la loro storia (per lo più socialista) di autonomia.
    Spero intimamente che Salerno riesca a trovare, possibilmente oltre De Luca, una personalità capace di preservare la sana primazia che una città capoluogo, con secolare storia e con un trentennio alle spalle di compiuto riformismo (Conte- Del Mese prima e Andria-De Luca poi),deve pretendere.
    Temo senza dubbio che, se il PDL è rappresentato da piccoli Antoni (1+2+3), assurti ad assessori e strappati ad un faticoso e modesto quotidiano, Salerno correrà il serio rischio di diventare sempre più provincia dell’agro e granducato del calcestruzzo di Nocera (basta vedere i nuovi negozi che aprono intorno a portanova!!!).
    Gagliano, Fasano, Del Mese, Alfonso Andria, Carmelo Conte, battete un colpo. I famosi intellettuali che osteggiarono qualche anno fa la candidatura De Luca, è giunta ora che, se esistono, si facciano vivi. O sono morti? O non sono mai nati?.

  4. Smarigli scrive: “il vasto agglomerato cementizio e demografico che abbraccia l’agro nocerino sarnese, sino a cava “… Rispondo: Basteranno i metri cubi del Crescent salernitano ad eguagliare il cemento dell’Agro !

  5. Smarigli scrive: “I famosi intellettuali che osteggiarono qualche anno fa la candidatura De Luca, è giunta ora che, se esistono, si facciano vivi. O sono morti? O non sono mai nati?.” Rispondo: I famosi intellettuali sono già scesi in campo, questa volta a favore di De Luca, nella tornata regionale, con – per fortuna – scarsi risultati. Molti di loro sono ormai sul libro paga del Borgomastro.

  6. Smarigli scrive: “ho visto uno stuolo di pseudo professioniti (oserei azzardare faccendieri e mestieranti), che sino ad ieri hanno attinto a piene mani alla corte di Villani e del sindaco di Nocera Romano”. Rispondo “perchè non parlare del medesimo stuolo che circonda il borgomastro salernitano?”

  7. La classe dirigente politica del pdl non ne migliore ne peggiore di quella del centro sinistra. Al centro destra come al centro sinistra manca un progetto di sviluppo per la provincia di Salerno nel contesto regionale, meridionale e nazionale su cui mobilitare le migliori energie della società civile e dell’imprenditoria
    All’interno di tale progetto andrebbero affrontati con serietà i problemi della razionalizzazione della rete di assistenza sanitaria territoriale, della gestione efficiente dei servizi pubblici locali( trasporti , rifiuti,acqua ecc) della infrastrutturazione del territorio per valorizzarne le risorse culturali ed ambientali e rilanciare il sistema produttivo con particolare attenzione al turismo
    L’incapacità di ebaborazione di tale progetto si manifesta nella continua ricerca dello scontro interno ed esterno al centro destra per mascherare l’ assenza di idee e l’incapacità politica.
    E cosi accade che il Presidente Cirielli si comporta ne più e ne memo di come si comportavano gli odiati politici della prima repubblica e quelli del periodo bassoliniano ,sostenendo, senza entrare nel merito, che nessun ospedale deve essere chiuso.
    Ovviamente queste tesi vengono sostenute in contrapposizione al Presidente Caldoro del suo stesso partito ,che al contrario ha fatto della razionalizzazione del sistema sanitario un cavallo di battaglia del nuovo governo regionale.
    Dopo aver preteso di nomimare un sub commissario da affiancare a De Simone ,il Presidente della provincia ,attraverso il Partito parallelo dell’Associazione Arechi, con il fido Fortunato( a proposito a quale partito aderisce Fortunato al nuovo PSI o al Pdl Principe Arechi?) ha minacciato Caldoro con la proposta di istituzione della nuova Regione di Salerno per dividere la Campania.
    Una proposta anacrinistica quanto roboante che non ha alcun fondamento giuridico storico ed istituzionale ma serve solo per contrattare quote di potere regionale( vedi le nuove nomine degli Enti Privinciali
    per il Turismo e la richiesta di una maggiore presenza nella giunta regionale).
    Quindi carissimo Aldo è inutile scervellarsi non c’è niente di nuovo sotto il sole anche se la speranza è l’ultima a morire.

  8. Ero al Mediterranea. Che vergogna. Sono dell’UDC. Cirielli attacca il commissaio dell’ASL DE Simone un Signore dicendo che si compra i dipendenti. Ma come ha fatto lui con Moscatiello ? Non era un comunista e l’ha scelto come direttore generale, mortificando quelli di centro destra dii Baronissi ed io sono uno di quelli ? E con Memoli direttore delle farmacie, ma non era un Deluchiano e si era candidato con Villani ? E cosa ha fatto con Cariello, cosa ha fatto con lo stesso Villani e la lista sarebbe lunghissima. Ed allora dico a Cirielli: Il silenzio sarebbe d’ORO !!!! Bianchini Lei che è ONESTISSIMO farebbe bene a netterle in evidenza queste cose vere e legittime. Ormai la politica ha toccato letteralmente il fondo !!!

  9. x Alfredo De Robertis
    Si scrive questo, poichè le persone che hanno votato il “carabiniere”(con il massimo rispetto dell’arma, ma vedendo in lui solo come quello delle barzellette) speravano di poter cambiare pagina.
    Basta con i lecca ..suole che facevano il salto della quaglia, basta con la ricerca del potere personale rincorrendo le varie..presidenze , basta con il mondo dei trans ..e non solo fisici…., basta con gli inquisiti di mafia e di accattonaggio.
    La gente di DESTRA che lo ha votato, voleva veramente il cambiamento…..
    Ma questi sono stati illusi solo perchè non lo conoscevano, il carabiniere, e ora lo hanno preso in cucucuu…
    in bocca al lupo

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