Cava de’ Tirreni: Gravagnuolo contro le revoche assessoriali

Leggo un esilarante comunicato del Sindaco in cui annuncia che << ha invitato Marilyn Flores, Segretario Generale del Comune, ad avviare la procedura di revoca nei confronti degli assessori alla Polizia Locale e alle Attività Produttive, rispettivamente Vincenzo Passa e Carmine Salsano>>. Il Sindaco, che non ha preventivamente controllato, sorvegliato, coordinato le attività degli assessori e degli uffici, a frittata fatta abbandona i suoi assessori additandoli come responsabili unici delle disfunzioni e gettandoli in pasto all’opinione pubblica. Era già capitato qualche giorno fa quando, essendo stati chiusi contemporaneamente il ponte del Mattatoio e quello di Via Atenolfi con conseguente caos, ed essendo lui oltre che sindaco anche assessore ai LL.PP., aveva pensato bene di scaricare il barile su un malcapitato vigile urbano verso il quale aveva avviato un procedimento disciplinare. Alla stessa stregua ora mostra muscoli di latta annunciando nientedimeno che l’avvio di procedure inesistenti per giungere alla revoca degli assessori scapestrati. Insomma, si tratta di un maldestro tentativo di salvare se stesso dirottando sui due suoi assessori le critiche della città, sempre più insofferente al caos amministrativo e politico che sta caratterizzando la nuova Amministrazione. Sulla base dell’inventata procedura, i due assessori sono ora chiamati entro tre giorni a “giustificarsi” di fronte al Sindaco e, se non lo faranno, saranno revocati. Non credo ci si debba rivolgere ad un mago per pronosticare che – salvo inaspettati scatti d’orgoglio di Passa e di Salsano – tutto finirà a tarallucci e vino. Resta l’amarezza per una città allo sbando. Mi permetto solo di segnalare che da circa venti giorni, con un articolo pubblicato anche su un quotidiano locale oltre che sul mio blog (http://luigigravagnuolo.ilcannocchiale.it) avevo sollecitato l’Amministrazione ad organizzarsi per tempo per evitare confusioni e disordini in occasione della Festa Patronale. Sollecitazione caduta nel vuoto. D’altra parte l’amministrazione gli articoli della stampa li censura, non li legge.