La memoria…non cancella!

di Rita Occidente Lupo

La memoria, che non cede al tempo! Che si prolassa quando i ricordi sono troppi. Specialmente così crudemente violenti. Come per quelli delle foibe. Caverne italiane, spelonche tramutate in tombe di morte. Cavità naturali, nel sottosuolo carsico. Bare istriane, che ospitarono circa 10.000 vittime dell’odio titino in soli 4 anni:  fra il 1943 e il 1947. Dall’8 settembre 1943, in Istria e in Dalmazia i partigiani slavi si vendicarono dei fascisti e degl’ italiani non comunisti. Alle torture immani, la lenta agonia nelle foibe. Nella primavera del 1945, la Jugoslavia invase Trieste, Gorizia e l’Istria. Le truppe di Tito, contro gl’ italiani fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, ecclesiastici, donne, anziani e bambini. Pulizia etnica, a mo’ di quella tedesca nei confronti degli Ebrei, per eliminare dalla Jugoslavia i non comunisti. La persecuzione fino al 1947: fissato il confine fra l’Italia e la Jugoslavia, non si estinse la tragedia del popolo giuliano-dalmata.

 

Un pensiero su “La memoria…non cancella!

  1. Mio fratello, della classe 1921 era un sottoufficiale dell’esercito in Yugoslavia (se non vado errato,a Montenegro), “Egli si chiama per nome Fortunato” , ed ebbe la fortuna, qualche giorno prima che il Generale Badoglio firmasse l’armistizia con i futuri alleati,di avere una licenza-premio e ragiunse noi di famiglia che eravamo sfollati in un vecchio dirupato monastero di Sant.Antonio a Prepezzano. (Oggi messo a nuovo ed ospita anziani).
    Per mio fratello fu davvero un miracolo avuto da Sant’Antonio perchè si seppe chei suoi commilitoni del suo regimento che erano rimasti in Yugoslavia furono quasi tutti uccisi.
    Mio fratello , dopo alcuni mesi, si presentò al comando degli alleati per non essere considerato un risertore e continuò a compattere a fianco degli alleati per liberare l’Italia dai tedeschi.

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