La casa di Hitler in vendita

di Rita Occidente Lupo

In vendita la casa nativa d’ Hitler nella cittadina austriaca di Braunau am Inn. Notevoli perplessità tra i sereni abitanti, che temono in un’eventuale orda estremista, catalizzata dalla dimora dell’ex Fuhrer. Il  prezzo di 2,2 milioni di euro, eccessivo. Non c’è che da attendere la risposta pubblica. Attualmente,  sede di un’organizzazione per l’assistenza ai disabili, ma in passato anche scenario di topi di biblioteca e di agenzie creditizie. Allo stato attuale, nello spiazzale antistante, solo  un piccolo monumento, dedicato alla commemorazione delle vittime del nazismo. Della follia etnica. Un tuffo nella storia, che non solo nel giorno della memoria, trova doveroso riconoscimento. Quella dello stratega delle SS, apostolo di belligeranza indiscriminata, non ha ancora cessato di far parlare di sé. Né la storia, a Norimberga, ha potuto appieno giustiziare i killer tedeschi. In parte, punita la strage e la sete di sangue, resta inchiodata al XX° sec la carneficina. La crocifissione ebraica, senza sconti. Ancora le ceneri, dai campi di concentramento, sotto gli occhi di tutti. La dimora del folle del pangermanesimo: dello sterminatore di ogni diversità razziale, non rapportabile a quella tedesca della grande Germania, elisa dal diritto esistenziale. Oggi, la sua dimora, cimelio dell’orrore di qualche  deportato, con ancora nitidi ricordi, per poter narrare l’abominio. E descrivere la mutilazione e la carneficina inclemente di un uomo, latore del  mondo alla distruzione. Non lasciando in campo neanche teste coronate. La principessa di Savoia, col suo vessillo tricolore, in un apostolato  verso gli ultimi, proprio da deportata. Malgrado tutto, oggi Hitler, ancora un richiamo forte per gruppi estremisti assetati di violenza, più che di pace.