No alle bionde anche per Fini

Roberta Occidente Lupo

Giornata nazionale per i diritti dei non fumatori, voluta da 64 organizzazioni, che rallegra i nemici della nicotina. Ancora in crescita, purtroppo, l’esercito dei tabagisti che lo scorso anno è giunto a 13 milioni. Ogni sei secondi, secondo i dati Oms, si muore di fumo ed 83.000 decessi ogni anno sono ascrivibili, tra cui il cancro al polmone, a tale dipendenza. Anche per il fumo passivo, oltre 1.000 morti l’anno. Tra le proposte, il rincaro del monopolio di Stato, congiunto ad un divieto anche in luoghi aperti e pubblici ed alla guida in auto. Anche tra i politici, le spire di nicotina invitano a riflettere. A tal punto che anche Gianfranco Fini, ha deciso di dire no alla sigaretta da qualche giorno. D’altronde si sa che il fumo non ha mai giovato ad alcuni e che i suoi effetti, spesso tutt’altro che lenitivi anche sulla sfera psicologica. Per molti, la sigaretta, la boa nei momenti di tensione ed invece, come valvola antistress, non funziona. Inoltre, riflessi appannati, pesantezza, alito impastato, riduzione della resistenza fisica, respiro corto, alcuni dei tanti disturbi che i fumatori ereditano dal vizio. E se altri, non intendono annuire alla nicotina, specialmente piccoli o anziani, perchè coartati nel doverne subire passivamente gli effetti devastanti?  

 

Un pensiero su “No alle bionde anche per Fini

  1. Gentile Roberta,
    mi sembra adeguata all’interessante argomento questa poesia del grande poeta Belli:

    Una poesia di Giuseppe Gioacchino Belli
    (Roma 1791- 1863)

    A UN GIOVANETTO CHE FUMA

    Ma, per amor del ciel, dimmi figliuol,
    in qual nuova anfania tu se’ venuto,
    che un sigaro t’imbecchi ogni minuto,
    sino a parerne un tizzo o un fumaiolo?

    Tu?! così mingherlino e tristanzuolo,
    sparutel, segaligno e lanternuto,
    che, se ti soffia addosso uno starnuto,
    te ne voli in Sicilia o nel Tirolo!

    Deh! al tuo petto sottil non crescer danno,
    né ridurti la bocca un letamaio,
    sol per far quello che cert’altri fanno.

    E la morte che paghi al tabaccaio,
    folle, cangiala in libri e ti daranno
    viver più lungo ed onorato e gaio.

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