Gli oroscopi, placebo per l’insicurezza?

Giovanna Rezzoagli

Il CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, ha reso nota una statistica molto disincantata sulla correttezza delle previsioni astrologiche degli ultimi dieci anni. Con buona pace dei “professionisti” del settore e, soprattutto, per i membri del nutrito club di chi afferma “non è vero, ma ci credo”. Tutti nutriamo timori ed incertezze riguardo il futuro, è del tutto naturale. La paura è un’emozione primaria di difesa, la cui percezione provoca una reazione organica prevalentemente innescata dal sistema nervoso autonomo. In particolari situazioni di stress, di ansia e di paura, aumenta la produzione di adrenalina e di cortisolo, noto anche come ormone dello stress nel linguaggio parlato. Indubbiamente i ritmi della nostra società rappresentano forti elementi di stress, e quando un organismo è stressato risulta essere predisposto ad una serie di problematiche psico-organiche: si passa da un indebolimento delle difese immunitarie ad un aumento patologico dei livelli di ansia. Agli oggettivi elementi di insicurezza della nostra condizione sociale si aggiungono componenti soggettive del vivere quotidiano. Se a questi parametri aggiungiamo le fisiologiche caratteristiche temperamentali di un soggetto, ecco spiegati molti fenomeni tipici degli ultimi anni, quali un enorme incremento di consumo di psicofarmaci o il diffondersi di nuove droghe, che vanno ad alimentare il già molto ampio ventaglio delle dipendenze da sostanze esogene. Il lettore attento si chiederà quale sia il collegamento dell’eziologia delle dipendenze con un argomento “leggero” come quello degli oroscopi. E’ presto detto. Come tutti gli elementi che influenzano il nostro comportamento e la nostra vita quotidiana, anche l’astrologia può subdolamente condizionare le persone che si trovano in una condizione di fragilità emotiva e/o psicologica. Sino a che si presta un orecchio più o meno attento all’oroscopo letto in tv, poco male, come nulla di significativo determina in genere la sbirciatina data alle previsioni per il proprio segno sul quotidiano o sul settimanale appena acquistato. Sono generalmente testi formulati appositamente per essere generici, difatti è molto probabile che almeno in qualche ambito si trovi un riscontro, a posteriori. Lavoro, amore, fortuna e salute sono le macro-aree  di cui si tratta l’oroscopo. Si tratta di contesti in cui statisticamente ogni giorno a ciascuno di noi capita un qualche accadimento, ma è la nostra psiche che, attraverso un processo di generalizzazione prima e di adattamento poi, elabora i cosiddetti riscontri mnestici. Siamo noi che in parole povere diamo valore ad un oroscopo, adattando ciò che ci è accaduto alle previsioni generiche che abbiamo letto. Un piccolo palliativo per affrontare meglio la giornata. Per molti è così. Vi sono tuttavia molte persone che vivono molto intensamente il senso di insicurezza, e tentano di alleviare la loro sofferenza (che può diventare o essere ormai  patologica) affidandosi a previsioni personalizzate, presumo tanto accurate quanto profumatamente retribuite. Su Internet, in tv ma anche su riviste di cucina le offerte di previsioni ad hoc sono una consuetudine. Per questi soggetti l’oroscopo diventa di fatto un placebo per l’ansia e l’insicurezza. A tutto vantaggio di coloro che, padroni di un certo carisma e di un linguaggio ben studiato, regalano illusioni in cambio di concreto denaro (ma siamo nel duemila, si accetta anche la carta di credito). Eppure basterebbe riflettere un istante sul fatto che l’unica certezza che abbiamo è il nostro fragile e concreto presente.