Baronissi Jazz XIII^ edizione

 Dopo due anni di “interruzione”, ritornano nella splendida cornice dell’anfiteatro comunale di Sava le sonorità suggestive del Baronissi Jazz. Un festival, giunto quest’anno alla sua tredicesima edizione, che si riappropria della sua profonda connotazione artistica e che riallaccia quel legame indissolubile con il territorio della valle dell’Irno. Questa mattina, nella sala giunta di Palazzo S.Agostino, il direttore artistico Stefano Giuliano ed il sindaco di Baronissi Giovanni Moscatiello hanno illustrato nel dettaglio la due-giorni musicale in programma giovedì 27 e venerdì 28 agosto dalle 21.30 in poi. Il cartellone artistico, patrocinato sia dalla Provincia di Salerno che dal Comune di Baronissi, è stato allestito con grande attenzione dall’Ufficio Cultura di Palazzo di Città e, in particolare, dall’assessore al ramo Nicola Lombardi.«Quindici anni fa proprio insieme al maestro Giuliano gettammo il seme del jazz qui a Baronissi e dal quel seme, nel tempo, sono germogliati tanti fiori e molti frutti sono stati raccolti da diversi interpreti a quel tempo quasi sconosciuti – dichiara Giovanni Moscatiello – Solo per citarne uno per tutti quel Sergio Cammariere che si esibì in concerto al Baronissi Jazz quando era agli inizi di carriera e che, in un certo senso, scoprimmo proprio noi invitandolo al festival. Lo stesso seme dal quale è nata anche l’orchestra jazz dell’università. A Baronissi si ritorna a fare cultura – conclude il sindaco – dopo alcuni anni di “intervallo” durante i quali la produzione artistica ed intellettuale della città (vedi il Frac) è rimasta in vita solo grazie alle risorse erogate dalla Provincia di Salerno, senza ricevere un euro da parte della precedente amministrazione».«In questa rassegna ho voluto dare voce ai tanti musicisti della nostra provincia – sottolinea il direttore artistico Stefano Giuliano – non è un caso che ad aprire la prima serata è un quintetto costruito proprio per l’occasione del Baronissi Jazz. Mi auguro che il prossimo anno (ma stiamo già lavorando per questo), il festival possa riappropriarsi anche dell’altra sua storica connotazione artistica, ovvero il concorso abbinato all’esibizione dei vari gruppi. Sono fiducioso – ribadisce – e credo che a Baronissi oggi ci siano tutti i presupposti per tornare ad investire sulla cultura e, nello specifico, anche sulle eccellenze musicali».«Il Baronissi Jazz è una realtà musicale che va istituzionalizzata – afferma l’assessore Nicola Lombardi – e noi come amministrazione siamo pronti a fare ogni sforzo possibile per avviare un percorso teso a creare un vero e proprio “marchio” del festival alla stregua di altri eventi in campo nazionale ed internazionale come l’Umbria Jazz. Vogliamo che la rassegna torni ad essere la culla di nuovi talenti del jazz e intendiamo farlo investendo nella cultura musicale anche con la possibilità di prevedere una partnership di carattere privato a sostegno del progetto».