Pagani: Pdl "Su Gambino, inutili strumentalizzazioni politiche"
Che squallore! Non abbiamo altre parole per definire l’atteggiamento della minoranza paganese. Voler “compulsare” un provvedimento amministrativo -senza nemmeno avere ancora la sentenza con relative motivazioni- ci sembra solo una forzatura, frutto dell’odio, del rancore personale, del livore nutrito non nei confronti del “politico” Gambino ma dell’ “uomo” amato ed apprezzato dalla gente. Purtroppo, ci troviamo, ancora una volta, di fronte ad una vera e propria mistificazione della realtà. Le vicende degli ultimi giorni non hanno nulla a che fare con l’attività amministrativa e con le scelte politiche effettuate in questi anni alla guida della città. Basterebbe ricordare la storia di chi “parla” per capire la caratura delle persone con cui si ha a che fare. Personaggi che hanno abbandonato la loro città e che compaiono solo ora; personaggi che hanno dato vita alle più grandi speculazioni edilizie della città e che oggi si ergono a “paladini della giustizia”, bacchettando chi esprime solidarietà e sdegno per quanto accaduto. Ma i nostri cittadini sanno discernere. Lo hanno sempre saputo fare, bocciando “sonoramente” chi li ha maltrattati, li ha offesi e continua a farlo, giorno dopo giorno, considerandoli una massa “incapace di intendere e di volere”. Alberico Gambino è un uomo che ha sempre agito nell’interesse della sua collettività, è un politico che è stato spinto, nella sua azione di governo, solo dall’ “amore spasmodico” che nutre nei confronti della sua terra. Ed i frutti del suo lavoro si vedono. A lui, in questo momento, noi uomini del Pdl, convinti di interpretare un sentimento comune all’intera città di Pagani, vogliamo esprimere il nostro affetto, la nostra vicinanza e la nostra stima, sicuri della sua estraneità ai fatti contestati, scaturiti da una cattiva interpretazione della norma. Alberico Gambino è il leader indiscusso del Pdl e della maggioranza di governo e continuerà ad esserlo, lavorando nel solo interesse della nostra comunità.
L’Assessore
Avv. Massimo Quaratino
Nulla contro l’operato del Sig: Gambino, ma lei è avvocato, sa bene anzi benissimo che la legge è uguale per tutti.
Si, vabbè, stima e gratidudine imperitura a Gambino: ma si deve dimettere da Assessore.
Non può rappresentare un’Istituzione con una condanna per peculato. Può continuare a fare il bene della sua comunità lavorando per il partito: nel PdL alle condanne non ci fanno caso, anzi sono medaglie al valore, a partire dal fondatore di Forza Italia (dell’Utri, condannato per mafia), e dal co-fondatore (Berlusconi, più volte salvatosi da condanne e processi per corruzione, falso in bilancio, etc.)