Salerno:Morrone scrive ai vertici del Pd per le aggressioni recenti

On. Dario Franceschini,On. Pierluigi Bersani,On. Massimo D’Alema On. Antonio Bassolino

Cari Dario, Pierluigi, Massimo e Antonio,

questa mia a proposito dei noti fatti capitati a Salerno nel corso del tentativo di celebrare il congresso dei Giovani  Democratici. Vi aggiungo, senza la voglia di alcuna polemica, che non ho messo tra i destinatari della presente né il segretario della federazione di Salerno, né quello regionale, Tino Iannuzzi, e neppure il segretario organizzativo, Antonio Marciano, poiché penso che vicende come questa dovevano allertare in modo molto meno rituale i predetti rappresentanti del P.D., per le funzioni particolari di direzione che ricoprono. Ho molto apprezzato, invece, il linguaggio chiaro, i toni e i contenuti delle dichiarazioni di personalità come Maurizio Migliavacca, Alfonso Andria e Andrea Cozzolino.Sono dell’avviso che, al cospetto di situazioni come quella verificatasi, dove è messa a rischio l’integrità morale dell’intero partito, e non di singole personalità, e delle sue forme democratiche di militanza, non c’è realismo, equilibrio o opportunità politiche che tengano: di fronte alla tutela dei principi costitutivi di una forza politica libera si procede senza guardare in faccia a nessuno. In questi casi si chiede conto, innanzitutto, al Prefetto e al Questore come sia stato possibile impedire con la forza lo svolgimento di un’assemblea democratica, il brutale pestaggio di un cronista,  che voleva liberamente descrivere l’evento politico ed è stato costretto, suo malgrado, a raccontare e a subire solo la violenza e la prepotenza di pregiudicati; il tutto alla presenza delle forze dell’ordine.In questi  casi si chiede, prima ancora di accertarne le responsabilità penali, la sospensione immediata dal servizio di dipendenti di società pubbliche che hanno utilizzato automezzi e vestiario aziendali per fini diversi dalle funzioni per cui sono retribuiti con soldi della collettività.Penso, inoltre, che, anche solo dopo aver letto i resoconti giornalistici, Iannuzzi e Marciano avrebbero potuto inoltrare una denuncia all’Autorità Giudiziaria, insieme a quella fatta dai dirigenti e militanti del P.D., vittime dell’aggressione, e dal sottoscritto.Di Figliulo non parlo, poiché è nota una sua frase: io rappresento solo De Luca. Proprio per farvi rendere conto di quanto sia evidente la gravità dell’episodio, vi allego, nel caso non aveste ben approfondito il caso, una breve rassegna stampa dei fatti con le relative foto.I personaggi che noterete nelle inquadrature, con l’abbigliamento tipico degli squadristi, sono per la maggior parte pregiudicati e dipendenti di società del Comune di Salerno.Solitamente sono utilizzati per l’attacchinaggio di manifesti nelle campagne elettorali di specifiche e influenti personalità del nostro partito e usano anche presenziare alle iniziative pubbliche indette dalle medesime personalità. Mi è sfuggita, in questi giorni, l’opinione del Sindaco di Salerno sulla vicenda, poiché gli organi di informazione, anche se sempre prodighi e generosi nei suoi confronti, questa volta lo hanno malamente e inspiegabilmente “tagliato”.Vi sarei grato se poteste, anche in modo informale, farmi conoscere il suo pensiero, che certamente vi avrà esternato, e, eventualmente, anche le sanzioni che ha chiesto per i vigliacchi e farabutti dipendenti di società comunali resisi responsabili dell’episodio delinquenziale che tratto in questa mia. Come Consigliere Comunale della città che egli amministra da Sindaco sono molto interessato alla sua opinione in merito.La scoperta più agghiacciante che ho fatto, leggendo i giornali, è che quelle “facce da galeotti” che compaiono sulla stampa al grido “noi siamo la camorra – noi siamo di De Luca – Basolino dimettiti (proprio con una s)” siano addirittura iscritti al P.D..Perciò mi allineo a quanto detto da Migliavacca e che cioè vanno cacciati immediatamente. Aggiungo, che in situazioni del genere sarebbe opportuna una verifica dell’intero tesseramento, considerato che esso comprende buona parte dei dipendenti di società del Comune.Tanto premesso, e conoscendo io bene i metodi salernitani del mio partito, vi preannuncio che potreste trovare di fronte alla sorpresa che nessuno del P.D., a livello locale, sia in grado di identificare i delinquenti protagonisti dell’inquietante episodio.A tal proposito, vi dichiaro sin da adesso che, pur non essendo stato presente all’accaduto, su vostra sollecitazione, sarò in grado di fornirvi direttamente nomi, cognomi, indirizzo, precedenti penali, nonché, magari, il corredo di qualche foto dove vengono ritratti ad incollare manifesti o a presenziare particolari manifestazioni pubbliche del Partito Democratico. E’ ovvio che, a questo punto, vi chiederete: ma come vengono reclutati i dipendenti delle società collegate al Comune di Salerno?Vi rispondo subito: per la maggior parte sono “clienti”, ma anche persone per bene, mentre molti, evidentemente, devono possedere come titolo preferenziale il fatto di essere pregiudicati, figli o mogli di pregiudicati e camorristi o basta pure essere solo delinquenti o noti picchiatori (questo fenomeno è stato da me denunciato reiteratamente all’Autorità Giudiziaria).Nel ritenermi a vostra totale disposizione, spero che la vostra azione su questa triste  e sgradevole vicenda riesca a dare la giusta motivazione a tanti di noi per farci continuare a considerare il Partito Democratico anche casa nostra.Cordialmente.

Fausto Morrone