Università: è sempre più ….. bistrot

Aldo Bianchini

Pochi giorni fa mi trovavo a Napoli, nei pressi della Federico II, in un cosiddetto “bistrot” con un amico. Al tavolo vicino, comodamente sedute, alcune giovani professioniste (credo ricercatrici universitarie) intente a raccontare una storiella molto intrigante che riguardava la nostra università. Dal racconto fatto ad alta voce ho sentito la vicenda di Franco, Tina e Angela (nomi veri) che diversi anni fa avevano preso parte ad un concorso per ricercatore a “Diritto internazionale”. I primi due presentarono rispettivamente trenta e venti pubblicazioni, il terzo (Angela) niente. Chi vinse? Come sempre il terzo candidato che non aveva presentato alcuna pubblicazione. Franco e Tina, indignati, inoltrarono ricorso al TAR che precipitosamente dichiarò inammissibile il ricorso per “mancata impugnazione del provvedimento di nomina finale ma solo del concorso”; assurdo, come dire che hai ragione ma ti devo dar torto. Nel frattempo Franco e Tina denunciano i fatti in Procura, inchiesta di Spiezia e Volpe e rinvio a giudizio di tutta la commissione del concorso ma, guarda caso, dopo anni di lungaggini scatta la prescrizione. Arriva anche la sentenza del Consiglio di Stato che annulla l’ordinanza del TAR e accoglie il ricorso per l’annullamento del concorso. Intanto, Angela, è stata promossa al ruolo di “ordinaria”. Franco e Tina, sempre all’erta, dopo il giudizio di ottemperanza, ottengono la rinnovazione del concorso. Viene nominata una nuova commissione che (incredibile!!) conferma il risultato approvato dalla commissione finita sotto processo. Franco non si ferma e deposita nuova denuncia in Procura: sembra che gli atti del concorso erano già stati mandati al macero prima della nomina della nuova commissione. E allora su cosa hanno deciso? L’inchiesta è tuttora in corso ma langue battendo la fiacca anche perchè nel frattempo Franco e Tina hanno mollato la presa: le figlie si stanno inserendo nel mondo universitario partenopeo. “Non voglio dire che hanno mollato ricevendo in cambio la promessa di sistemazione delle figlie, però…”. E’ stata pressapoco questa la frase che le giovani professioniste hanno pronunciato prima di allontanarsi, lasciando me e il mio amico semplicemente di sasso.

4 pensieri su “Università: è sempre più ….. bistrot

  1. Direttore, credo di conoscere la vicenda di cui lei parla.
    Ne ho sentite anche altre di storie come questa, di concorsi pilotati, sempre riguardanti l’Università di Salerno, sempre riguardanti la Facoltà di Giurisprudenza.
    La Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Salerno è una macchietta.

  2. La facoltà di Giurisprudenza di Salerno è più che una macchietta,si distingue per le “meritevoli ” doti di gente che a 30 è già professore ordinario e per la spocchia di docenti- avvocati che ti trattano come pezze da piedi e non si fermano davanti a nulla.Mi è capitato nel luglio di 2 anni fa incinta di quasi 7 mesi di non essere ammessa ad un appello quando avevo fior di certificati che attestevano come nei giorni precedenti non mi era stato possibile muovermi da casa per un appello precedente.(Per lo stesso motivo l’amministrazione presso la quale lavoro mi aveva concesso lo spstamento di un colloquio per un concorso interno).
    Lo stesso docente quest’anno quando gli ho spiegato la mia situazione di studentessa lavoratrice con prole ha usato la seguente espressione:”Non posso fare il certificatore di problemi”.
    Da marzo ho deciso di godermi le mie figlie e il mio lavoro, per la laurea c’è tempo.

  3. Cara Valeria,
    arroganti! ecco il termine che meglio definisce questi individui.Di fronte ad una vicenda come la tua non si sono nemmeno curati di scomodarsi di poco. Ben vengano le università private (come in America) capaci di trovare finanziamenti per il loro prestigio e non per i ributtanti intrallazzi di questi individui.
    Coraggio e non mollare.
    Rosalba

  4. Per Valeria

    Lo vuoi un consiglio? Trasferisciti ad altra Università, ad esempio Napoli (non è oro, ma a confronto con la Facoltà di Giurisprudenza di Fisciano lo è). Specie se non sei una che frequenta corsi, dipartimenti, ecc.
    Io conosco tanta gente iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza a Fisciano che mi racconta storie di tutti i tipi.

    Per citare un aneddoto: a Salerno tutti sanno che è stato bandito un concorso apposta per assegnare la qualifica di ricercatore al figlio di un noto prof di quella facoltà. Essendo una piccola città, da noi questi sono segreti di Pulcinella. Ben presto diventerà anche professore. Alla faccia della meritocrazia.

    Nella Facoltà di Giurisprudenza a Fisciano bisognerebbe sbaraccare tutto. Sulle altre facoltà non sono informato, quindi non mi pronuncio.

I commenti sono chiusi.