L’on. Generoso Andria:Cirielli “Uomo giusto,al momento giusto”

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“Il nuovo assetto provinciale, nel segno del rinnovamento. L’elettorato ha premiato Edmondo Cirielli, che si muove in tale senso.” Così l’on. Generoso Andria, già parlamentare europeo e dopo la sua provata esperienza a Bruxelles, stavolta escluso dalla rosa dei partecipanti della Pdl. Ma la sua esperienza nel campo economico-finanziario costituisce motivo di vanto per il centro-destra, per cui si vocifera che potrebbe essere anche lui inserito nel nuovo assetto di Palazzo Sant’Agostino. “Queste provinciali- aggiunge il banchiere Andria-hanno sconquassato i vecchi assetti feudali. Quelli ritenuti indistruttibili. Una politica d’indirizzo diverso, è quanto i cittadini s’attendono, per una proivncia a lungo mutilata delle sue potenzialità in ogni campo. Le risorse impiegate in questi anni, non hanno portato la città da alcuna parte. Nel senso che lo sviluppo territoriale atteso, di fatto non c’è stato. Segnale lampante di una miopia della sinistra, alla quale Cirielliintende porre rimedio, con un programma agile e concreto. Com’è nel suo stile. La dsitribuzione a pioggia di fondi non ha creato occupazione, tantomeno favorito il turismo. Inoltre, la viabilità che langue nell’entroterra cilentano o nell’Agro e che viene rispolverata solo in occasioni preelettorali. E l’edilizia scolastica, con la messa in sicurezza degli edifici. In quanto alla vocazione turistica salernitana, puntare sul porto e sull’aeroporto, entrambi indotti di promozione territoriale. Cirielli pone mano all’aratro, in un momento difficile sia per il Paese, che per la provincia. Ma è l’uomo giusto, al momento giusto. Sa dialogare, con estrema apertura ascoltare, ma anche fermamente essere schietto, nel dire pane al pane e vino al vino. Non accetta che azioni possano danneggiare la collettività, per favorire i singoli. Certamente la sua serietà e la sua forza costituiscono garanzia per il futuro. Ho dato la mia disponibilità a lavorare per un progetto che rilanci il Salernitano e sia a breve che a lungo termine, non mi tiro indietro, avendo già nell’esperienza di parlamentare europeo, posto a servizio dell’ Unione, le mie competenze. A Strasburgo, si lavora sodo. Ed io, avendo responsabilità in diverse commissioni, anche se ho vissuto soltanto una legislatura, ero impegnatissimo. Anche perchè i colleghi europei, se non c’è assiduità, ti lasciano in disparte. E l’Italia, non deve certamente essere fanalino assenteista.”