Salerno:la Cisl in campo per le morosità sanitarie

Si è tenuta lunedì scorso alle 16, presso la sede dell’Assindustria di Salerno, una riunione tra le strutture private accreditate del comparto sanitario, le organizzazioni sindacali di CGIL CISL e UIL, il Commissario Straordinario dell’Asl Salerno Fernando De Angelis ed il presidente di Confindustria Salerno Agostino Gallozzi per affrontare le problematiche relative al mancato pagamento della Regione Campania alle aziende sanitarie private che offrono prestazioni ai cittadini. La situazione, che è caratterizza da notevoli rallentamenti delle diarie mensili alle strutture accreditate (in alcuni casi ormai hanno raggiunto i venti mesi di ritardo) e dall’aggressione degli avvocati di parte che bloccano le rimesse mensili attraverso i pignoramenti. Tutto questo ha determinato un accantonamento per la Regione Campania di 1 miliardo di euro, somma disponibile per saldare i debiti maturati e che nella provincia di Salerno ammontano complessivamente a circa 200 milioni. Al dibattito, che è stato determinante per fare chiarezza sulla vicenda hanno partecipato per la CISL il Segretario Confederale Giannantonio Mastrovito (nella foto) e quello della categoria  “Funzione Pubblica” Pietro Antonacchio. “Appare evidente che sia sempre l’anello più debole della catena a dovere subire le maggiori conseguenze. Infatti, sono sempre i lavoratori a subire direttamente la recessione in qualsiasi settore produttivo – ribadisce il segretario Mastrovito – . All’incontro abbiamo ribadito che tutta la nostra organizzazione si batterà a garanzia dei livelli occupazionali e a difesa del potere d’acquisto dei salari. La garanzia dei livelli assistenziali passa necessariamente attraverso una riprogettazione di tutto il comparto che, a partire dall’emergenza, deve ridisegnare una filiera dell’assistenza socio-sanitaria che non può non tenere in debita considerazione oltre al comparto pubblico, soprattutto per la sua funzione sussidiaria, anche quello privato e il terzo settore”. Parole dure anche da parte del segretario di categoria Antonacchio: “In questa fase di crisi bisogna aver il coraggio di accettare la sfida prendendola come una opportunità. Nessuno è immune da responsabilità antiche e nuove. Quindi, è opportuno leggere il momento e attivarsi con ogni forma possibile per tentare di superarlo, altrimenti si rischia il fallimento di tutto il settore, sia pubblico che privato. La Regione, forse in ritardo e in modo inutile ormai, vorrebbe onorare i contratti e tutti i debiti e per tale ragione il 30 marzo scorso con la Deliberazione della Giunta Regionale numero 541 ha introdotto accordi transattivi per tutti gli arretrarti fino al marzo del 2009. Questa è un opportunità da non sottovalutare, poiché ora sembrerebbe l’unica strada praticabile, anche se alcuni ovvi correttivi sono necessari. Comunque – conclude Antonacchio – al di fuori di ciò vi è solo un disastro tanto annunciato quanto prossimo. Questo grave errore non può essere che essere attribuito a quanti oggi si trovano ad affrontare il peggiore momento di crisi che attraversa il comparto”.