Quarta Rete Tv: qualche precisazione

 Rita Occidente Lupo

Non immaginavamo che, l’episodio di Quarta Rete tv, potesse suscitare tanto interesse. Nella  nostra redazione, in pagina, una raffica di commenti positivi sul ruolo che abbiamo cercato di ricoprire per anni nell’emittente salernitana. Al servizio di un’informazione non blindata. Nel rispetto del telespettatore. E della notizia. Non da filtrare, per edulcorare o alleggerire. Travisare e manipolare. Bensì in ossequio ad una professionalità che o si ha o non la s’inventa.  Grazie a voi tutti che ci state attestando solidarietà. Il mio ruolo, di caporedattore per otto anni, accanto al dir. resp. di 4 Rete, Aldo Bianchini, nei momenti infausti della struttura. Quelli fausti, stento a ricordarli, in quanto inesistenti. Quando le telecamere singhiozzavano, i registratori andavano in panne, i ripetitori facevano le bizze. Questa la verità su Quarta Rete che già tanti amici del piccolo schermo conoscono. E non solo. Quando occorreva rimanere fino a notte, giacchè la campagna elettorale amministrativa richiedeva un minimo d’informazione per le alleanze, gl’incroci d’intenti che, i circa mille candidati, provavano nella sfida verso Palazzo di Città. E le puntuali defaiance, dovute a fatiscenti macchinari che, rendevano ardimentoso anche lo staccanovismo ai limiti del possibile. Ora i riflettori si spengono. Su quella ch’è stata a lungo la tv del mega imprenditore della Sanità salernitana, che vanta a suo attivo il tesoro di Creso, ma del quale a nessuno deve importare. Se non danneggia gli altri. Il guaio è che l’avv. Calabrese, deve dar conto ad una città, essendo l’imprenditore, socio maggiore azionista, di una società che sebbene Spa, tutti sanno che ha in lui, l’ unico referente. Ha tentato di salvare l’emittente dalle grinfie altrui? Mai ha voluto venderla, per evitare di svenderla. Mai l’ha posta all’asta al miglior offerente, anche quando il digitale che avanza l’ha fatto indietreggiare. E quando, noi dipendenti, pietosivamo il minimo dei mezzi necessari per salvare “la sua” televisione, dalla rovina in termini d’immagine e di dignità verso i telespettatori. Ci siamo inventati un palinsesto eroico. Sulle nostre esili forze, giocolieri di un’informazione che, come giustamente notato da voi lettori, ha spaziato a 360°. Alla struttura adiacente all’emittente, La Quiete, sempre gestita da Calabrese, i cui dipendenti ugualmente non vivono sonni tranquilli, per un pelo non ci hanno ricoverato! Al danno, la beffa. Anche quella di essere tirati per la corda fino all’ultimo con fallaci promesse, di rilancio di una tv sull’esempio di quello berlusconiano. Ora la bonaccia dopo la tempesta? Un momento di riflessione per il nuovo acquirente, per guardare al passato, a delle professionalità a lungo mutilate, anche se riconosciute coralmente? La scelta del quotidiano Dentrosalerno, non c’entra con la Tv. L’idea, nacque in tempi non sospetti. Nel senso che, dopo anni di carta stampata, d’incarichi in tale settore mediatico, alla luce della super accelerata società, pensai che il futuro fosse virtuale. E l’informazione dovesse accelerare i tempi sul web. Finora, le lettissime pagine, come emerge dal contatore visite che, nel rispetto della trasparenza informativa, ho voluto avere da gennaio, dopo il primo mese di genesi,  ci gratifica. Come la presenza nelle rassegne stampa nazionali ed europee. RIngrazio anche l’ufficio di presidenza di Bruxelles, per l’attenzione al nostro giornale, che ha l’unica pretesa di dar spazio a chi vuol dire la sua. Ovviamente nel rispetto delle personalità e delle dignità altrui. I commenti, che interattivamente sulla prima pagina consentono al lettore d’inserirsi sul quotidiano, non vengono filtrati! Tutto per dire che anche sull’articolo del collega Bianchini,  legale rappresentante  dell’associazione che edita il quotidiano on line, gli oltre 120 commenti finora arrivati, ci sono tutti. Quarta Rete esisterà ancora? E noi dipendenti, le famose 4 unità contrattualizzate quasi per “grazia ricevuta” o per meriti sul campo acquisiti, che sorte avremo? Non siamo i pirandelliani 6 personaggi…in cerca d’autore. L’editore c’è e lo si conosce. Come si regolerà, al momento non è dato di saperlo neanche a noi, comuni mortali. Che dopo aver anche offerto la nostra operosità, per evitare di perdere la stima degli ospiti nei nostri studi, abbiam dovuto ricevere buste bianche lavorative: solo compilate dalla società, con gl’importi che ci spettavano!Al di là di ogni querelle, giornalisti si nasce a mio avviso, non lo si diventa e non saranno le luci televisive a poter imbavagliare la professionalità. Dentrosalerno continuerà ad esserci comunque, con la sua redazione, finchè ne avrà le forze e la capacità giornalistica, bandendo fronzoli, colori ed accattivanti grafiche. Al di là delle sirene di turno. Amiamo la semplicità, la notizia, i fatti da narrare. E qui non ci sarà asta, con o senza incanto, per metterci al bando! Parola di Direttore Responsabile.

28 pensieri su “Quarta Rete Tv: qualche precisazione

  1. E’ un’analisi perfetta, quella della direttrice. Qualche settimana fa telefonai durante “Dentro la notizia” per dire ai telespettatori che avevo più volte visto il direttore Bianchini, telecamera alla mano, fare anche il tecnico … mentre i suoi colleghi si atteggiano a tanti Vespini … Credo che questi esempi di dedizione non possono essere sottovalutati da nessuno .. Budetti compreso.

  2. Non ero ancora intervenuto nel forum, le precisazioni della direttrice Rita Occidente mi spingono a farlo. Se è vero tutto quanto denunciato (e non ho alcun dubbio) l’avvocato Calabrese dovrebbe soltanto vergognarsi per tutta la vita di aver fatto fallire la sua società nonostante al suo interno operavano “in bianco” tre quattro persone e professionisti di tutto rispetto. Non è possibile farli scomparire senza che nessuno muova un dito. Signori politici-politicanti da strapazzo ma dove vi siete nascosti?

  3. Non ero ancora intervenuto nel forum, le precisazioni della direttrice Occidente mi spingono ad intervenire. Se poi aggiungiamo quanto commentato da Michele per la telecamera in mano al direttore, vedramente mi viene la voglia di fare un manifesto pubblico contro un personaggio (Calabrese!!) che venuto dalla Calabria a Salerno ha raccolto soltanto danaro e potere. Che bella schifezza; se ha gli attributi intervenisse direttamente nel forum.

  4. Cari Aldo,Rolly, il mio carattere reattivo mi induce a proporre a tutti NOI, vostri teleutenti, di dare vita ad un FORUM per trovare una soluzione. Personalmente, come fruitore del vostro serio, equo, imparaziale servizio mediatico, sono disponibile anche muovere una sottoscrizione popolare, per finanziare l’acquisto di una rete (e prossimo il DIGITALE) o creare una WEB-TV. Con affetto.
    Maurizio Manzo (maurizio_manzo@alice.it)

  5. Non sperare Miki, i richhi non intervengono mai in queste situazioni (eccezion fatta per Berlusconi, ma lui non è semplicemente ricco…). Il dovere delle spiegazioni, la chiarezza imprenditoriale, la presentazione dei progetti non è da tutti. Quello che sta accadendo, sotto gli occhi di tutti, per Quarta Rete è scandaloso ma nessuno interviene neppure per dcire una parola. E’ vero che ci troviamo di fronte ad una vicenda tra due società private e il tribunale, ma è altrettanto vero che stiamo parlando di due tv (Quarta rete e Lira) cosiddette “informative” e che per tale classificazione sono state opportunamente autorizzate dal Ministero con l’obbligo di offrire al pubblico diverse ore settimanali di informazione locale, tanto da poterle facilemente fare catalogare come “imprese private che offrono un servizio pubblico”. Ebbene nessuno sente il dovere di spiegare, chiarire e presentare un eventuale progetto che assicuri futuro e dignità anche a Quarta Rete e i suoi dipendenti. Scandaloso.

  6. Ma cosa sta accadendo al segnale di Quarta Rete; vuoi vedere che qualche tecnico della “Budetti band” stà già furtivamente manipolando gli impianti di trasmissione: attento tribunale!!

  7. Come sempre accade nella nostra silenziosa città, anche questa vicenda si trascinerà per qualche giorno e poi finirà nel dimenticatoio collettivo … come se niente fosse accaduto. Cara direttrice la capisco molto bene e mi complimento con Lei che è riuscita a colpire tutto e tutti con il suo scritto pungente e penetrante.

  8. Da donna devo dire che la Occidente mi mancherà, così come mi mancheranno (se è vera la notizia) le sue puntuali riflessioni televisive fatte a braccio con l’effetto di vere e proprie stilettate. Fortunatamente potrò continuare a leggerla su questo quotidiano ed a sentirla su Radio Alfa. Ad maiora.

  9. Le cose scritte dalla direttrice nel suo “Quarta Rete Tv: qualche precisazione” sono di una gravità inaudita almeno in ordine alle leggi che regolano un normale rapporto di lavoro. Insomma, mi pare di aver capito, che fino ad oggi quattro dipendenti sanno per certo che la società da cui dipendono è fallita, che la stessa è stata ceduta ad altra società e che nessuno fino a questo momento si è preso la briga di contattarli per essere messi al corrente del loro futuro destino. Secondo me ci sarà da ridere fra qualche giorno.

  10. Scusate, ma perchè non vi barricate dentro la struttura in modo da scuotere le coscienze di tutti. Dall’editore fallito a quello in auge, passando per la curatela fallimentare, io non avrei pietà per nessuno esattamente come stanno facendo tutti loro nei vostri riguardi.

  11. E che siamo nel ’68 quando i lavoratori si barricavano dentro le fabbriche. Una televisione è caduta; altre sono rimaste. Se il prodotto espresso da quarta rete è stato valido (come io credo) toccherà a qualcuno farsi avantio per non spezzare un modello d’informazione che per Salerno e per tanti anni è stato un modello alquanto apprezzato.

  12. Conosco bene Calabrese e conosco bene quarta rete. Tante volte ho detto a Bianchini di piantare tutto ed andarsene, ma la sua passione ha sempre prevalso. Ha riposto la sua fiducia in un personaggio sbagliato, senza togliere anche le colpe che presumibilmente lo stesso Bianchini pure ha. Ma al di là e al di sopra di tutto quella tv non è mai andata giù a Calabrese che si era pentito, forse, già qualche giorno dopo averla acquistata, quando si accorse di essere stato “truffato”. Bianchini se ha deciso di raccontare la storia di quarta rete la racconti presto e dica tutto (come è sua abitudine) senza veli cominciando dalle operazioni bancarie “conto su conto” con relative fatturazioni. Auguri, comunque, a tutto il gruppo che merita rispetto in questa Città senza voce.

  13. Non si tratta di essere nel ’68 o meno, si tratta di corretto rapporto tra imprenditore e dipendenti; ma a Salerno, forse in tanti lo dimenticano, non ci sono imprenditori degni di questo nome ma solo imprenditori che studiano la notte per “sgraffignare” contributi e prebende di giorno da Comune, Provincia, Regione ed anche dal Corecom !!!

  14. Questa Liliana, secondo me, ha centrato esattamente l’obiettivo. Al di là delle verità di Bianchini che, comunque, deve ancora scrivedrle c’è una realta presente: la tv è stata dichiarata fallita e quindi il tribunale avrebbe dovuto esaminare per bene tutti i vari passaggi azionari (anche se risalenti ad alcuni anni fa) e con quale danaro sono state pagate la azioni e da dove proveniva detto danaro. Insomma se vogliamo fare le cose perbene bisogna, comunque, analizzare il problema dalle radici; anche perchè sposando la tesi di molti commenti penso anche io che la tv pur essendo un bene privato ha una proiezione pubblica. Questa la ragione della verifica a tutto campo sia per ieri che per oggi: è stata fatta ?

  15. Miracolo, è ritornato il segnale du quarta rete; e si vede anche meglio di prima. Cosa è accaduto !!

  16. Sono sempre più convinto cue quarta rete non scomparirà dal panorama televisivo locale: non conviene a nessuno.

  17. E quel Pasquale Stanzione (assessore provinciale alla scuola) che per anni si è seduto nellu studio di quarta rete che cosa ha fatto? si è defilato come tutti gli altri?

  18. Ma vi rendete conto che in questi forum su quarta rete non è entrato neppure un giornalista per prendere qualche iniziativa o almeno per esprimere solidarietà. Ma in che città viviamo?

  19. Mi rendo conto che possiamo solo fare chiacchiere, ma già poter esprimere la propria opinione è molto democratico. Ciò grazie a questo giornale fatto, manco a dirlo, da chi ha operato dentro quarta rtete.

  20. E’ una storia da seguire in tutte le sue sfaccettature: dalla destinazione di quarta rete alla collocazione dei dipendenti, fino al racconto verità e senza veli di Bianchini.

  21. Liliana auspica il racconto di Bianchini e anticipa alcune verità. Sembra la presentazione di un giallo, vedremo!!

  22. Dal centro storico ho spesso seguito le trasmissioni di quarta rete sul degrado del nostro quartiere e sui problemi della movida …. chi ci aiuterà in futuro?

  23. E’ vero quello che dice Liliana. Poi alla truffa iniziale si aggiunsero le pretestuose cause di lavoro portate avanti con violenza da alcuni dipendenti di Cava; pensavano di aver trovato Alì Babà senza essersi accorti di rivestire il ruolo dei “quaranta ladroni”. Auguri!!

  24. Non so che dire … esprimo tutta la mia solidarietà ad un gruppo di eroici giornalisti come quelli di quarta rete.

  25. Mi piacerebbe leggere un commento del giornalà-scudiero di SALERNO SPARLA. Vorrei nominarlo con uno dei soliti epiteti del suo padroncino, ma signore lo nacqui

  26. A Lira tv stanno dicendo che Antonio Esposito è il nuovo direttore di Quarta Rete… sarà un direttore nel PALLONE

  27. caro direttore,
    in merito alle note vicende di quarta rete Tv, credo che allo stato attuale tutti coloro che hanno a cuore la libertà di informazione e la democrazia della nostra realtà locale,di cui Lei e il dr.Aldo Bianchini siete testimoniamza attiva dovrebbero aggregarsi e promuovere una sottoscrizione popolare per finanziare l’acquisto di una rete (e prossimo il DIGITALE) o creare una WEB-TV.Pertanto sono d’accordo con la proposta avanzata da maurizio manzo e che occorra costituire un comitato promotore per redigere un piano di investimento con l’obbiettivo di mantenere viva la libertà di informazione.Invito poi ogni fruitore del vostro impegno giornalistico,ad aderire ,anche finanziariamente, a tale iniziativa , considerato che i cosidetti grandi imprenditori della nostra città sono in tut’altre faccende affaccendati.
    Con affetto , andrea scannapieco

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