Vigili e prostitute: San Giuseppe pensaci tu !

Aldo Bianchini

Giuseppe, un mio amico d’infanzia, ha vissuto proprio nel giorno del suo onomastico una brutta avventura. Ha la mamma allettata e lui, celibe, cerca di darle tutta l’assistenza possibile. Intorno alle 19.00 di oggi, 19 marzo 2009, è uscito di casa (abita a Torrione) per recarsi al “mercatone” in via Generale Clark per provvedere ad alcuni acquisti. Constatato che il parcheggio era saturo ha accostato l’autovettura al marciapiedi e percorsi una cinquantina di metri è entrato nel supermarket. Dopo un po’, ritornato alla macchina ha dovuto constatare che la stessa era bloccata da un’altra autovettura che gli impediva l’uscita. Si è rivolto, allora, ad una prostituta sistematasi a quattro passi dall’auto per chiederle se la macchina fosse la sua. Proprio in quel momento è sopraggiunta un’autovettura dalla quale sono scesi due uomini in borghese, che hanno chiesto l’esibizione dei documenti e gli hanno annunciato la sanzione di 500,00 €, perchè era intento ad adescare una prostituta. In più, i due hanno aggiunto che se la sanzione veniva subito onorata, non avrebbero provveduto a rendere pubbliche le sue generalità. Il mio amico ha subito precisato di non avere i contanti e di essere appena uscito dal Mercatone, come si vedeva dalla busta della spesa e dallo scontrino fiscale. Allora, i presunti Vigili gli hanno chiesto se avesse il bancomat, in quanto lo avrebbero accompagnato al più vicino sportello per il prelievo e per la composizione dell’incidente. Nuova risposta negativa con l’aggiunta di una decisa dichiarazione: “Ho registrato tutta la conversazione sul telefonino”, ha decisamente detto il mio amico. A quel punto, un po’ con la scusa di andare a controllare nel Mercatone lo scontrino, un po’ esibendo una certa bontà, i due vigili dopo qualche minuto se ne sono andati lasciando il mio amico in uno stato d’ansia e paura. Raccomandandosi a San Giuseppe è salito in macchina e si è chiuso dentro;dopo qualche minuto è sopraggiunto il proprietario dell’altra autovettura e tutto si è risolto per il meglio. Erano vigili urbani veri? Chissà. Ma è utile sapere se la Polizia Municipale, quella vera, può realmente provvedere direttamente all’incasso delle contravvenzioni di tale tipo e di tale entità. Potrebbero essere evitati ulteriori incidenti del genere. Questa volta ci ha pensato San Giuseppe, in futuro chissà!

4 pensieri su “Vigili e prostitute: San Giuseppe pensaci tu !

  1. Caro Aldo,ho letto con un particolare interesse il tuo articolo il quale, mi fa riflettere. Hai individuato, come al solito un problema e cioè non vorrei che siamo all’inizio di una nuova tecnica per truffare i cittadini con false palette e distintivi. i. Un consiglio, da uomo delle istituzioni e da difensore dei cittadini : se si viene fermati controllare la tessera di riconoscimento dell’agente accertatore e telefonare al Comando dei Vigili Urbani, Carabinieri o Polizia per constatare se effettivamente è un appartente alle Forze dell’Ordine. In caso negativo, annotare il numero di targa dell’autovettura e sporgere denuncia contro ignoti.

  2. No non si possono intascare somme di denaro.
    Comunque, vi era o vi è ancora un non ben precisato reparto operativo, mi pare chiamato di pronto intervento, della Polizia Municipale che opera con un’autovettura priva di identificazione della polizia municipale e con agenti in borghese che dovrebbero fare qualche corso che gli insegnasse che quando fermano qualcuno la prima cosa da fare non è quello di chiedere il documento al fermato, ma quello di qualificarsi e di esibire i propri.

  3. Le zone periferiche di Salerno sono abbandonate. Il sindaco si preoccupa del salotto buono di casa sua e perde di vista il resto della città. Giovedì scorso, altezza siniscalchi, la Polizia Stradale contravvenzionava i cittadini mentre poco più avanti, sulla stessa strada, a nemmeno 50 metri le prostitute li soddisfacevano….meditate gente…meditate

  4. In effetti, non si paga direttamente mai gli agenti per le violazioni. Comunque, tali ordinanze sindacali antiprostituzione sono spesso fuori norma, soprattutto quando vietano di chiedere informazioni a queste, poiché in tal caso si esce completamente dai parametri di sicurezza urbana relativi al meretricio. In tal caso, mai pagare subito ed eventualmente fare ricoso anche chiedendo di sollevare la questione di legittimità costituzionale dei paradossali poteri dei Sindaci con la mia seguente dichiarazione: Suggerisco di svolgere la pratica di ricorso al Giudice di Pace, chiedendo al detto magistrato di sollevare la “Questione di Legittimità Costituzionale” della normativa in questione: articolo 54 commi 1 lettera A, 4, 4bis, 5 e 7 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, poiché in contrasto con gli articoli della Costituzione Italiana 3 e 117 primo e sesto comma; i quali dichiarano che tutti i cittadini hanno parità sociale e che la potestà legislativa e regolamentare spetta solo allo Stato ed alle Regioni senza alcuna delega alle amministrazioni comunali.

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