La casta: il mestiere della politica!

Avv. Angelo Cennamo

In principio fu Gian Antonio Stella; la sua “Casta” ha venduto milioni di copie. Il libro, per quei pochi che non l’avessero ancora letto, racconta le storture ed i privilegi della classe politica italiana, tra scandali e falsi miti della prima e seconda repubblica. Gli sperperi, i soprusi e le inefficienze di una categoria fatta sì di eletti, ma, di recente, anche di nominati. Una pletora, spesso di incompetenti, scelti secondo criteri che hanno poco a che vedere con la meritocrazia e l’esperienza maturata sul campo. Conosco e frequento il mondo della politica da oltre un decennio. Il ruolo di presidente di circolo mi ha consentito di ritagliarmi una posizione che definirei da “borderline”. In altri termini: ci sono dentro, ma non fino al collo. La mia collocazione, da militante ai margini e da osservatore privilegiato, mi è servita a comprendere quanto ci sia di vero nel libro di Stella e quanto la politica del nuovo corso “postideologico” si stia trasformando in qualcosa di diverso rispetto alla sua naturale missione di servizio. In particolare nel mezzogiorno, la politica è diventata una vera e propria agenzia di collocamento. Non importa con quale partito o schieramento, l’importante è esserci. Visibilità: è questo l’imperativo categorico del nuovo aspirante. Una trasmissione televisiva, una rubrica sul giornale, un’intervista, tutto può servire per guadagnare popolarità e consensi in vista di un’imminente campagna elettorale. Fare il politico diventa così un mestiere, come l’idraulico o il ragioniere. Ma di mestieri ce ne sono anche altri. Per esempio quello dell’amico fidato del politico, pronto ad assumere incarichi e consulenze a spese dell’ente già dissestato da altri sprechi. E così via. Quale approdo allora è possibile per chi intende sfuggire a queste logiche e rifiuta simili ingranaggi? Occorre circumnavigare i continenti paralleli. Addentrarsi nel sociale e coltivare l’associazionismo di servizio. Gli ambiti sono molteplici, dall’ecologia alla sanità; dallo sport alla cultura. Ma attenzione alle strumentalizzazioni e ai falsi adulatori; dietro l’angolo potrebbe spuntare uno di quei politicanti pronto a trasformare la vostra dedizione nell’ennesimo bacino elettorale. Dio ce ne scampi!