Spiritualità: come leggere i Vangeli

 

don Marcello Stanzione

Il termine vangelo viene da una parola greca che significa “buona novella”. Esso designa il messaggio proclamato da Gesù e trasmesso da quelli che l’hanno conosciuto ed avvicinato: per amore, Dio ha inviato suo Figlio per salvare gli uomini dalla morte e dal peccato. Testimoni commoventi sulla vita, la condanna a morte e la resurrezione di Gesù, questi quattro testi semplici e brevi nutrono da sempre la fede dei cristiani. Essi rivelano quel Gesù, che ha tanto sconvolto quelli che, circa 2000 anni fa, lo incrociavano sulle strade della Palestina. I vangeli costituiscono lo zoccolo del Nuovo Testamento, seconda grande parte della Bibbia cristiana. Dopo la resurrezione di Gesù, le prime comunità cristiane compaiono in Palestina, poi intorno al Mediterraneo. Di comunità in comunità, la tradizione orale trasmette l’insegnamento di Cristo. Ma, con la scomparsa dei primi testimoni e l’inizio delle persecuzioni, s’impone l’idea di una traccia scritta di questa “buona novella”. Quattro vangeli sono stati riconosciuti dalla Chiesa come fedeli alla storia di Gesù ed alla fede cristiana: quelli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni. Ogni vangelo ha il suo stile e la sua storia. Matteo era un esattore delle tasse e fu, come Giovanni, apostolo (ossia inviato) e discepolo di Gesù. Marco non ha conosciuto Gesù ma avrebbe raccolto i ricordi di Pietro, dopo essersi convertito presso l’apostolo Paolo. Luca, anch’egli compagno di Paolo, era medico ad Antiochia: egli ha scritto un vangelo ed anche gli Atti degli apostoli che raccontano gli inizi dei cristiani dopo la resurrezione. Non si sa precisamente se sono gli stessi evangelisti che hanno redatto quei testi, ma il vangelo corrisponde alla testimonianza secondo Matteo, Marco, Luca, Giovanni… E’ questo che importa. Il vangelo di Marco è il più antico: scritto a Roma negli anni sessanta, è destinato ai pagani convertiti. Matteo e Luca s’ispirano alla stessa fonte di Marco (che non è giunta fino a noi…), negli anni ottanta-novanta, il che permette di mettere in parallelo questi tre vangeli detti “sinottici”. Matteo si rivolge a dei cristiani venuti dall’ebraismo ed insiste sul riconoscimento di Gesù come Messia atteso dagli ebrei. Luca scrive per dei cristiani di diverse origini che vivono nel mondo greco, e sviluppa la dimensione universale del messaggio di Gesù. Infine, il vangelo attribuito a Giovanni – scritto da dei discepoli dell’apostolo alla fine del primo secolo – rivela Gesù, contemporaneamente “vero uomo e vero Dio”.I quattro vangeli narrano la vita di Gesù di Nazareth, dalla sua nascita alla sua resurrezione dopo la sua morte in croce. Non sono dei riportati ma delle testimonianze di fede. Nessuno ha la pretesa di dire tutto di Gesù, figlio di Dio, ma trasmette il modo con cui Cristo risorto sconvolge quelli che l’incontrano. Tutto semplicemente per incontrare Gesù ed entrare nell’intimità della sua Parola. Questa intimità trasforma, libera dalle paure, calma, dinamizza, apre le vie della vita spirituale. Più si leggono i vangeli e più si è sensibile alla Parola di Dio, più cresce il desiderio di approfondirlo e di rispondere con la propria vita all’appello che così è fatto. Vivere secondo il Vangelo rende pienamente felice. Vi sono molti modi per scoprire i vangeli. Si può iniziare da quello di Marco, il più breve, e seguire Gesù lungo i suoi incontri: poco a poco, con la maniera con cui parla ed agisce, Gesù svela ai suoi discepoli chi sia. Si può anche scegliere di leggere il testo del vangelo che la Chiesa ha scelto per ogni giorno od assistere alla Messa: è un modo per associarsi alla preghiera della Chiesa universale.I vangeli sono costituiti da testi di differenti stili. I racconti narrano la vita dell’uomo Gesù, gli avvenimenti da lui vissuti nella Palestina degli anni trenta, e la quotidiana condivisione coi suoi discepoli. Le parabole sono piccole storie: Gesù vi parla in immagini semplici del Regno di Dio e del perdono che Dio dona. I vangeli comprendono anche molte preghiere o discorsi, parole pronunciate da Gesù e trasmesse dai suoi discepoli. Scritti originariamente in greco, i vangeli sono giunti a noi grazie alla lunga catena di credenti. Questa buona novella è per tutti, è per questo ch’essa è stata tradotta in tutte le lingue. In italiano, vi sono molte traduzioni, in italiano corrente, o sotto forma più letteraria, più ecumenica… I vangeli sono di tutti e per tutti: il cristiano crede quello che si vive nel testo evangelico possa viversi anche oggidì, per ogni uomo, in ogni cultura. Grandi preghiere della fede cristiana sono tratte dai vangeli. Gesù, rispondendo alla richiesta dei suoi discepoli, insegna loro la preghiera del Padre Nostro. Il Magnificat della vergine Maria è tratto dal vangelo di Luca. Matteo e Luca riprendono il testo delle Beatitudini di cui la più nota si trova nel vangelo di Matteo: “Beati i poveri di cuore, erediteranno il regno dei cieli…”.