Salerno: Coldiretti attenta ai disagi climatici

 

 

L’alternarsi di periodi di siccità con quelli di pioggia intensa è uno degli effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con una modificazione della distribuzione delle piogge e l’aumento dell’intensità delle precipitazioni. Un tendenza che mette a rischio la sicurezza idrogeologica del nostro territorio anche a causa del fatto che – denuncia Vittorio Sangiorgio Vice Presidente della Coldiretti salernitana – al progressivo abbandono del  territorio e all’ urbanizzazione spesso incontrollata non e’ corrisposto l’adeguamento della rete di scolo delle acque. Nella provincia di Salerno negli ultimi mesi si è assistiti a precipitazione molto intense sfociate in vere e proprie emergenze con tanto di attivazione della Protezione Civile e Vigili del Fuoco intervenuti per scongiurare isolamenti nelle campagne e pericoli per esondazioni dei torrenti. Ma nella gestione dell’assetto idrogeologico – continua Sangiorgio- nella provincia occorre fare dei distinguo: se da un lato il bacino del Sele, grazie alla gestione dei Consorzi di Bonifica e dell’Autorità di Bacino è riuscita a programmare interventi di manutenzione e gestione degli impianti e degli alvei fluviali, dall’altra dobbiamo registrare una completa debacle nell’agro nocerino sarnese. Infatti basta fare un giro nelle campagne per assistere ad un proliferare di allagamenti derivanti dalla mancata captazione da parte delle falde sotterranee dell’acqua piovana. Tutto ciò dovuto alla totale assenza  e / o malfunzionamento di opere di drenaggio superficiali e profonde che, oltre a condizionare la produttività dei terreni, rappresentano veri e propri rischi per l’incolumità pubblica (vedasi smottamenti di Sarno, Nocera, San Marzano, Scafati etc etc). Ovviamente il problema è squisitamente politico- spiega Sangiorgio-, in quanto la malagestione degli organi consortili dell’Agro ha determinato l’incapacità di programmare gli interventi. E il mondo agricolo è costretto, come spesso accade, a pagare; infatti si sono registrati negli ultimi mesi centinaia di migliaia di Euro di danni verificatisi a carico delle colture in campo, con terreni allagati, semine perse, ortaggi distrutti, animali annegati e mezzi agricoli coperti dal fango. L’approvazione alla Camera del disegno di legge di conversione del decreto legge sul rilancio della competitività del settore agroalimentare che incrementa il Fondo di solidarietà per le calamità naturali di 66 milioni di euro per il 2008 non può diventare l’alibi di un clima pre-elettorale che si preannuncia già effervescente. Occorre programmazione nelle opere per non arrivare ai danni causati dal malgoverno del territorio, e Coldiretti non assisterà ad alcuna passerella di candidati che sono sempre più lontani dalla realtà delle vere imprese; per questo – conclude Sangiorgio- stiamo mettendo a punto una piattaforma condivisa da sottoporre alle forze politiche affinché i programmi elettorali sottoscritti mettano al centro le nostre proposte.