Ortodonico, nell’indifferenza della gente sta tristemente morendo!

Giuseppe Lembo

Che tristezza vedere il mio AMATO PAESE morire, ogni giorno, colpito a morte da atti di violenta DISUMANITÀ da chi, da indifferente, non sapendo volere bene alle proprie radici identitarie, si compiace di vedere morire il proprio PAESE, sempre più abbandonato a se stesso ed incapace di fare rete, in un insieme fatto di idee e di azioni necessarie a tenerlo “BENE” in vita ed a garantirlo al FUTURO, sempre più tristemente cancellato. Di tanto sfascio, in primo piano c’è il “PROTAGONISMO del NIENTE” di chi ha responsabilità dirette nel Mondo delle rappresentanze paesane, istituzionali e della Società civile, che abbandonate a se stesse negano tristemente ORTODONICO al FUTURO, cancellandone le tante positività di un passato che dava lustro al nostro PAESE, con le radici identitarie di un passato che non va dimenticato e tanto meno abbandonato a se stesso, in quanto importante risorsa di FUTURO.

ORTODONICO dismesso ed abbandonato a se stesso occupa l’ultimo posto negli scenari tristi di degrado e di abbandono che fanno parte di un TERRITORIO dove c’è un insieme crescente e diffuso di condizioni negative, aggravate da SPOPOLAMENTO e da RISORSE UMANE e TERRITORIALI CANCELLATE, tristi testimonianze dell’inizio della fine. Di un inizio della fine senza possibilità alcuna di cambiamento e rigenerazione del NUOVO UMANO e TERRITORIALE. Purtroppo, ORTODONICO facendosi un “MALE DA MORIRE” ha chiuso tutto, compreso la BIBLIOTECA, una risorsa locale per fare crescere culturalmente la GENTE, da rendere attivamente protagonista partecipata del PROPRIO FUTURO. Oltre la BIBLIOTECA c’è stata la tragica e voluta chiusura dell’UFFICIO POSTALE che era possibile salvare, in quanto chiuso nel mancato rispetto delle regole previste nel regolamento di riordine dell’ENTE POSTE. Ma oltre a tutto questo, ORTODONICO sta tristemente morendo per l’indifferenza complice di chi ha fatto MORIRE il “MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINA”, la “PRO LOCO” ed ha svuotato la rappresentanza istituzionale di contenuti concreti, rendendo il Territorio urbano, in tutte le sue parti, sempre più degradato e povero del Decoro urbano necessario a rendere bello ed ospitale l’insieme del PAESE, tristemente ammalato di gravi sofferenze pubbliche e private. Tanto, facendo crescere l’area del degrado ed aumentando il bisogno di fuga dei tanti sempre più convinti di non poter continuare a VIVERE NELLA TERRA DEI PADRI. Sempre più in solitudine ed abbandonato a se stesso, si è venuto a trovare, tra l’altro, orfano di spazi di aggregazione. L’Unica cosa che, dilatandosi, va crescendo, è il PROTAGONISMO dell’APPARIRE, assolutamente fine a se stesso.