Salerno: Cisl, conclusione odissea mobilità tra ASL e Azienda Ospedaliera

“Con un telegramma ai lavoratori interessati il manager dell’Azienda Ospedaliera Universitaria ha dato assicurazioni agli operatori sulla conclusione delle procedure – afferma Antonacchio Pietro -Segretario Provinciale della CISL FP – ponendo fine ad una delle più grosse illegittimità perpetrate dalla giunta regionale di Caldoro che, in barba alle norme contrattuali e alle leggi primarie dello stato, ha tenuto con il fiato sospeso centinaia di infermieri, mostrando la totale inadeguatezza a gestire i fenomeni complessi che sono una caratteristica del settore sanitario.  Per fortuna, con buon senso, la manager Lenzi e il suo staff, Florenzano e Savastano in testa,    hanno mostrato invece di porre attenzione ai bisogni ed alle esigenze dei lavoratori che impropriamente sono stati bloccati nelle aziende di provenienza, nonostante avessero acquisito il nulla osta dalle stesse ovvero avessero fatto esplicito richiamo alla norma contrattuale che prevede in alcuni casi il recesso legittimo per poter essere inquadrati nella nuova azienda di destinazione. Sarà una procedura che dovrà concordarsi tra i servizi di gestione del personale delle due aziende e tutti gli attori interessati, a cominciare dalle organizzazioni sindacali che devono farsi promotori di ogni azione utile per favorire la presa in carico da parte dell’ASL Salerno degli infermieri. Qualcuno già ipotizza un eventuale scaglionamento, la qualcosa potrebbe rallentare il processo inesorabilmente poiché i criteri e le eventuali graduatorie di merito sarebbero di difficile definizione per la estrema anomalia della procedura,  e pertanto non sarà, a mio parere, praticabile tale evenienza. Appare evidente che per favorire la conclusione del processo di mobilità aziendale tra la ASL e l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno si deve invece determinare con chiarezza una data certa, anche in considerazione che tali adempimenti si possono attuare, per consuetudine, il primo e il sedicesimo giorno di ogni mese. Allo stato su tale ultima considerazione, appare evidente che questa volta nessuno potrà derogare e a nessuno potrà venir l’idea di continuare a tergiversare.”“Di altro tenore invece è la situazione sul fronte ASL Salerno – sottolinea Giusi Petitti Segretaria Provinciale della CISL FeLSA – ove sembrano sussistere insormontabili problemi con la agenzia interinale, la quale per presunta insolvenza dell’ASL non vuole rinnovare i contratti in scadenza il 30 settembre, sospendendo di fatto, specie in Costiera Amalfitana, tutta l’assistenza domiciliare integrata. Speriamo che anche in questo caso il  buon senso prevalga, specialmente all’interno della dirigenza del Gruppo Trenkwalder Italia, anche in considerazione che potrebbero sussistere tutti gli estremi di reato per sospensione di un pubblico servizio. Il fatto grave è che da accertamenti effettuati, non sembra che mancano i soldi per pagare, ma che i dirigenti preposti alla fatturazione, abbiano mancato di lavorare le fatture in tempo utile per garantire l’erogazione delle rimesse alla ditta fornitrice. Siamo come sempre al paradosso che i ritardi di qualche centro di costo oltre a poter causare la sospensione delle prestazioni assistenziali, determina il mancato rinnovo contrattuale per circa 40 operatori, tutti professionisti del settore incardinati in servizi che erogano i LEA. Speriamo che il dr. Squillante sappia sbrogliare anche questa matassa, che nella gestione della complessità di una azienda sanitaria non è unica e non sarà certamente l’ultima.”