Potenza: San Carlo, il sorriso e la voce di Elisa per bambini e donne
In occasione dell’anniversario del ritrovamento ufficiale, il 17 marzo del 2010, dei resti di Elisa Claps nel sottotetto della chiesa della SS Trinità, Assunta Basentini e Cristiana Coviello autrici del libro “Elisa tra cielo e terra – il romanzo di una storia vera” (L. Pellegrini Editore) hanno deciso di devolvere i proventi dei diritti di autore all’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo, onorando l’impegno preso in occasione della pubblicazione del volume nell’autunno del 2012. I fondi saranno destinati a finanziare le attività del “Codice Rosa”, il percorso protetto per i soggetti deboli vittime di violenza, al quale le due professioniste del Foro di Potenza già collaborano. Nell’accettare la scelta e per dare il giusto rilievo al nobile gesto, il direttore generale Giampiero Maruggi ha concordato con le due autrici che “alla voce e al sorriso di Elisa, nel segno della ricerca continua della verità, della testimonianza, del coraggio di non aver paura, sarà dedicata una delle stanze del ‘codice rosa’, attrezzate all’interno del Pronto Soccorso del San Carlo per l’ascolto protetto dei bambini e delle donne vittime di ogni forma di violenza, una decisione fortemente condivisa dala famiglia Claps”. “E’ motivo di grande orgoglio per noi – ha commentato il dg Maruggi – che la scelta di Cristiana Coviello e di Assunta Basentini, due protagoniste dell’impegno concreto al fianco delle donne e dei bambini vittime di violenza, di destinare i diritti d’autore del loro bellissimo libro sia caduta proprio sulla rete di solidarietà che stiamo costruendo insieme alle istituzioni e a decine di strutture e di soggetti del mondo del volontariato, dell’associazionismo, delle professioni. Un gesto che rafforza la chiamata all’impegno concreto e all’operatività che abbiamo visto esprimersi nelle tante disponibilità già offerte per la costruzione della rete del percorso rosa”. Il Codice Rosa identifica un percorso di accesso al pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenze, senza distinzione di genere o età che, a causa della loro condizione di fragilità, più facilmente possono diventare vittime di violenza: donne, uomini, bambini, anziani, immigrati, omosessuali. Il codice è assegnato insieme al codice di gravità, da personale addestrato a riconoscere segnali non sempre evidenti o dichiarati di una violenza subita. Quando è assegnato un Codice Rosa, si attiva il gruppo operativo composto da personale sanitario, da rappresentanti della Procura della Repubblica e dalle forze dell’ordine. Il gruppo operativo dà cura e sostegno alla vittima, avvia le procedure di indagine per individuare l’autore della violenza e se necessario attiva le strutture territoriali. Al codice è dedicato uno spazio apposito all’interno del pronto soccorso, dove sono state create le migliori condizioni per l’accoglienza delle vittime, per la loro cura e per la raccolta di elementi di prova, oltre che delle denuncie. Il 2 aprile prossimo alle ore 11 si terrà la cerimonia di inaugurazione della “stanza di Elisa”.