Esprimo, a titolo personale e come consigliere comunale della Città di Salerno, la mia più profonda solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci, vittima di un vile attentato che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche per lui e per la sua famiglia.
Non conosciamo ancora l’origine di questo gesto, ma è chiaro che rappresenta un attacco diretto alla libertà di informazione e al diritto dei cittadini di essere informati. È un tentativo di intimidire chi, con coraggio, sceglie di raccontare la verità e di indagare dove altri preferiscono voltarsi dall’altra parte.
In un momento storico in cui, in diverse parti del mondo, decine di giornalisti vengono perseguitati o uccisi – anche mentre svolgono il loro lavoro con la scritta PRESS ben visibile, non possiamo restare in silenzio.
È inaccettabile che, anche nel nostro Paese, si cerchi di ridurre al silenzio le voci libere.
Oggi più che mai bisogna dire con forza che nessuna forma di potere criminale, occulto o politico può permettersi di condizionare o zittire la stampa.
La libertà di informazione è il cuore della democrazia, e chi la attacca colpisce tutti noi.
Mi auguro che tutte le forze politiche nazionali e locali, di maggioranza e di opposizione, sappiano unirsi in una condanna ferma e unanime.
Perché in uno Stato democratico spegnere l’informazione libera significa spegnere la democrazia.