Bomba sotto casa a giornalista Sigfrido Ranucci

Bomba sotto casa a giornalista Sigfrido Ranucci
La violenta deflagrazione poteva uccidere. Indaga l”Antimafia. Solidarietà della Premier Meloni e del Ministro Piantedosi. Per la RAI è un attacco al Servizio Pubblico.
 Giuseppe Zingarelli
 Una forte esplosione sotto casa del giornalista e conduttore di ‘Report’, Sigrifido Ranucci, ha danneggiato la sua auto e quella della figlia. Le autovetture erano parcheggiate davanti all’abitazione di Ranucci a Campo Ascolano, alle porte di Roma. La deflagrazione è stata avvertita in tutto il quartiere. L’ auto di Ranucci è saltata in aria. L’ ordigno è stato collocato sotto la vettura. Danneggiata anche la casa accanto. La potenza dell’esplosione è stata tale per cui avrebbe potuto uccidere chi fosse passato in quel momento. Il noto giornalista ha affermato di aver sentito un boato tremendo: “Sono riusciti a sentirlo anche i Carabinieri attraverso l’audio di alcune persone che stavano registrando con il telefono. Chi è stato al momento è impossibile dirlo. Con tutte le minacce che riceviamo non è semplice risalire alla matrice. Occorre analizzare la natura dell’esplosivo. Sembra si tratti di un ordigno rudimentale. Mia figlia ha posteggiato la sua auto ed è passata da lì venti minuti prima dell’accaduto”. Avviate le indagini della Direzione Investigativa Antimafia. Il pm della Dda, Carlo Villani, di Salerno, al momento, ipotizza il reato di danneggiamento con l’aggravante del metodo mafioso. Una vicina di casa ha affermato di aver pensato all’esplosione di un auto elettrica: “Abbiamo sentito un boato. Pensavamo fossero i ragazzini che qui in zona iniziano già da adesso ad accendere i botti natalizi, però la deflagrazione è stata davvero molto forte e ho subito pensato all’esplosione di un auto elettrica e anche ad altre cause. Abbiamo sentito le parti tremare. Mia zia abita più vicina e l’esplosione ha fatto cadere i quadri dalle pareti”. Solidarietà unanime a Ranucci. La Premier, Giorgia Meloni, ha affermato che verranno difesi strenuamentegli irrinunciabili valori della libertà e indipendenza dell’informazione. Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha assicurato la massima protezione a Ranucci: “Ho provveduto e dato mandato di rafforzare la protezione di Ranucci. Le forze di Polizia sono già al lavoro per accertare rapidamente gli autori del gesto gravissimo, oltretutto vigliacco, che rappresenta un attacco non soltanto alla persona, ma anche alla libertà di stampa e ai valori fondamentali della nostra democrazia”. L’ amministratore delegato della RAI, Giampaolo Rossi, e l’Azienda hanno espresso massima solidarietà al giornalista per il vile grave atto intimidatorio. Così Rossi: “La RAI respinge con forza e determinazione ogni minaccia a chi svolge il suo lavoro nel Servizio Pubblico. Ogni tentativo minatori o contro chi lavora per un’informazione libera e indipendente è attacco allo stesso Servizio Pubblico”. Dall’interno del CdA Rai: “Masdima e convinta solidarietà a Ranucci. Non saranno certo le intimidazioni a fermare il nostro dovere di raccontare la realtà in cui viviamo”.