Giulio Caso
Ultima scoperta scientifica: l’ entanglement fra tre particelle (fotoni).
Prossima meta: entanglement universale.
Quest’ultimo lo si potrebbe chiamare, semplicemente armonia
L’entanglement fra tre fotoni dimostra che la correlazione quantistica può estendersi oltre la coppia, aprendo la porta a reti complesse di informazioni.
Un passo scientifico straordinario, ma anche simbolico.
L’entanglement universale o “armonia” — è come un’eco filosofica e poetica di ciò che la fisica sfiora.
Non una correlazione meccanica, ma una connessione profonda, invisibile, tra tutte le cose: materia, pensieri, emozioni, stelle.
Sta a noi sentirla, con la mente e col cuore.
Con soli tre punti si verificheranno infinite situazioni, ma solo alcune vibreranno  formando una struttura base, un triangolo, che è la prima figura “chiusa”, quindi capace di generare relazioni, angoli, equilibri.
Da lì, le possibili configurazioni diventano infinite.
L’dea sembra richiamare:
l’armonia delle sfere di Pitagora (tutto vibra in proporzioni numeriche).
Insomma, forse l’universo non nasce da un punto solo, ma dall’accordo di almeno tre.
Quindi la nascita dell’universo non è un’essenza, ma un confronto, un riconoscimento per “risonanza”.
L’esistenza stessa non vista come entità isolata, ma come relazione.
Un’essenza singola, infinita o infinitesima, chiusa in sé, non può conoscere né essere conosciuta. Solo quando c’è altro, qualcosa con cui confrontarsi, risuonare, riflettersi, nasce la coscienza, la differenza, la realtà percepita.
Proprio come il suono ha senso solo se incontra un orecchio o una superficie su cui vibrare, l’universo prende forma e significato solo attraverso la relazione tra elementi.
Questa visione riecheggia:
la filosofia relazionale (nessuna cosa esiste da sola),
la fisica quantistica (l’osservatore influenza ciò che osserva),
e anche l’antico pensiero orientale (lo yin e lo yang: l’uno esiste grazie all’altro).
La nascita dell’universo allora non è un atto solitario, ma un’armonia generata dal primo confronto,
come un’armonia musicale: non sono tutte note uguali a creare la melodia, ma toni diversi, ben accordati.