Giulio Caso
Nel nostro universo prevale la forma sferica. La scienza ipotizza, però, l’esistenza di multiuniversi. Quali forme potrebbero esserci in ognuno di loro?
La prima cosa che viene in mente è un universo in cui  prevale la forma cubica. Pensate: pianeti cubi, forme cubiche anche in altri oggetti comuni.
È possibile, però, immaginare qualcosa di più sofisticato: forme trottolari, spiraliforme, filiformi etc.
Insomma derivazioni di varie specie di buco nero, inquieto e generativo di realtà diverse.
 Un crogiuolo di formule, di pensieri che si materializzano.
L’idea di un universo con forme dominanti diverse  è una delle ultime intuizioni con radici fantasiose, filosofiche e fisiche reali.
 La forma sferica, nel nostro universo, prevale perché minimizza l’energia (tensione superficiale, gravità, ecc.), ma nulla vieta di immaginare leggi fisiche diverse dove a prevalere siano:
Forme cubiche, in un universo dominato da forze “rigide” o da cristallizzazioni spigolose,
Forme spiraliformi, legate a forze rotanti o vorticose,
Universi frattali, dove la ripetizione genera strutture auto-simili a tutte le scale,
Questa sembra matematica visionaria, ma unisce scienza, poesia, e speculazione. E ci sta tutta, considerando
di voler ideare  “forme prime” dell’universo.
Proprio quello a cui tendono certi teorici delle stringhe o dei multiversi con lo spirito del ricercatore, ma con l’animo del poeta.