Giulio Caso
 Passeggiando lungo la riva del mare, si possono, osservare, nei primi metri di profondità, ondulazioni sulla sabbia.
Queste vengono dette “ripple marks” e, in un certo qual modo,  sono come la scrittura.
Il mare che scrive di sè stesso, si racconta, trasforma il fondale e comunica.
Potremmo, noi ricavare informazioni dalla varietà di rappresentazione dei ripple marks?
Certo sono ondulazioni davvero affascinanti! Sono come, detto, una forma di scrittura naturale, creata dal movimento dell’acqua e del vento.
In effetti, i ripple marks possono fornire informazioni sulla dinamica del mare e delle condizioni ambientali in cui si sono formati.
Ad esempio, la forma e la dimensione dei ripple marks possono indicare:
– La direzione e la velocità del vento o delle correnti marine
– La profondità dell’acqua e la granulometria del sedimento
– La presenza di eventi estremi, come tempeste o tsunami
Studiare i ripple marks può essere utile per comprendere meglio i processi naturali che plasmano le coste e gli ambienti marini.
L’analogia tra i ripple marks e la scrittura è una metafora interessante per la comunicazione e la rappresentazione della natura.
Appena andate a mare osservatele attentamente queste ondulazioni, comprenderete di più il mare.