CNDDU: appello a scuole per cultura di Pace

CNDDU: appello a scuole per cultura di Pace

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, a fronte del drammatico intensificarsi del conflitto tra Iran e Israele e del conseguente aggravarsi della crisi internazionale, promuove la campagna nazionale #ScuoleInPresenzaDiPace, quale iniziativa educativa di ampio respiro volta a sensibilizzare il mondo scolastico e la società civile sui temi della pace, della tutela dei diritti umani e della responsabilità collettiva.

Non possiamo più limitarci a osservare. Non possiamo lasciare che la guerra diventi un rumore di fondo.

La scuola italiana deve parlare. E deve farlo ora.

Con questa iniziativa invitiamo tutte le scuole del territorio nazionale – dalle primarie alle secondarie, dai CPIA ai licei, dalle scuole paritarie a quelle pubbliche – a unirsi per costruire un fronte comune fatto di cultura, dialogo, partecipazione e responsabilità.

La proposta è semplice quanto rivoluzionaria: creare insieme una piattaforma digitale unitaria per la pace, accessibile, inclusiva, co-gestita da studenti e docenti. Un vero e proprio archivio vivo di riflessioni, testimonianze, esperienze, elaborati creativi, contenuti digitali e iniziative territoriali che mettano al centro la domanda più importante: che cosa possiamo fare, insieme, per fermare la guerra?

Questa piattaforma sarà il luogo simbolico e concreto dove la scuola italiana dimostrerà che è possibile costruire una nuova grammatica del dialogo, fondata sulla nonviolenza, sulla dignità, sul rispetto dei diritti umani. Un’azione nazionale, dal basso, ma con lo sguardo alto.

Le scuole possono contribuire:

  • Organizzando, durante i mesi estivi, laboratori di pace, anche informali e diffusi nei territori (parchi, biblioteche, centri di aggregazione);
  • Producendo materiali multimediali (video, podcast, articoli, illustrazioni) da caricare sulla piattaforma comune;
  • Coinvolgendo famiglie, amministrazioni locali e associazioni in eventi pubblici di riflessione e partecipazione;
  • Lanciando “luci digitali per la pace”: ogni settimana, un post, una poesia, un disegno o una frase da condividere con l’hashtag ufficiale #ScuoleInPresenzaDiPace.

L’obiettivo è duplice: non solo reagire all’emergenza attuale, ma anche promuovere una cultura di pace permanente, che possa entrare nei curricoli scolastici, nei PTOF, nella vita reale delle classi.

Per questo chiediamo ai dirigenti scolastici, ai collegi docenti, agli studenti e ai genitori di accogliere questa proposta non come un’attività facoltativa, ma come un atto educativo necessario. Perché educare oggi significa anche saper dire: non siamo neutrali quando i diritti vengono violati, quando le bombe distruggono le speranze, quando la diplomazia tace.

Invitiamo infine i media, gli enti locali, i parlamentari sensibili al tema dei diritti, le reti della società civile e i movimenti giovanili a sostenere pubblicamente questa campagna. La scuola può essere il primo mattone di una nuova cultura della pace. Ma ha bisogno di sentire che non è sola.

La pace non è una parola astratta. È una scelta quotidiana. È un’azione collettiva. È una responsabilità educativa.

Prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU