Modena: CNDDU, sdegno per abusi su giovani atlete “Scuola sia argine contro violenza”

In merito alla notizia, riportata da Il Resto del Carlino, dell’arresto di un allenatore di pallavolo giovanile a Modena, accusato di abusi sessuali aggravati su almeno due minorenni, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda indignazione e ferma condanna per un episodio che non solo sconvolge per la sua gravità, ma che interpella direttamente la coscienza civile del nostro Paese.
Violentare la fiducia di una persona minorenne equivale a spezzare il suo diritto fondamentale all’integrità, alla sicurezza e alla dignità. È inaccettabile che un luogo di crescita, come uno spogliatoio sportivo, si trasformi in un teatro di violenza. Le accuse, ora al vaglio della Procura dei Minori di Bologna, tracciano un quadro inquietante che impone un’immediata riflessione collettiva.
Come Coordinamento che si occupa della tutela e della promozione dei diritti umani nelle scuole italiane, riteniamo urgente un intervento coordinato tra scuola, famiglia, società sportiva e istituzioni per costruire ambienti educativi in cui ogni bambina e bambino si sentano al sicuro, ascoltati e protetti.
La scuola ha un ruolo centrale e insostituibile nella prevenzione di ogni forma di abuso. Non può e non deve limitarsi alla sola trasmissione di saperi, ma deve essere presidio permanente di educazione alla legalità, alla consapevolezza affettiva e al rispetto dell’altro. È nelle aule scolastiche che si forma la coscienza critica, si riconoscono i segnali del disagio, si impara a parlare e a denunciare.
Chiediamo al Ministero dell’Istruzione e del Merito di:
- rafforzare i percorsi di educazione ai diritti umani e affettività in tutte le scuole;
- istituire sportelli di ascolto psicologico permanenti;
- formare costantemente il personale scolastico per riconoscere e affrontare segnali di abuso o disagio;
- avviare sinergie sistematiche con le realtà sportive per garantire vigilanza e prevenzione anche fuori dalle mura scolastiche.
A tutte le ragazze che hanno trovato il coraggio di parlare va il nostro sostegno e il nostro rispetto. Il silenzio non è più accettabile. Ogni vittima che trova la forza di denunciare non è mai sola: la comunità educante deve essere scudo e voce per ogni giovane che subisce una violenza.
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU