Salerno: Legge su Fine Vita, Associazione Radicali sollecita on. Franco Picarone

Salerno: Legge su Fine Vita, Associazione Radicali sollecita on. Franco Picarone

Oggi sabato 17 maggio 2025 , con gioia abbiamo raggiunto il 30°giorno di sciopero della fame, a 429 giorni , 6 ore e 41 minuti e 25 secondi dal deposito in Consiglio Regionale della proposta di legge sul FINE VITA di “Liberi subito” Associazione Luca Coscioni , a prima firma dell’On. Luigi Abbate.

A Satyāgraha in corso ( _nella lingua di Gandhi: insistenza della forza e l’amore per la verità, la pratica nonviolenta della resistenza passiva_ ), il digiuno di dialogo collettivo con modalità a staffetta. Il testimone oggi passa  da Lucia Salvatore salernitana che ha dato corpo a 2 giorni di digiuno ad Antonello Sannino di Torre Annunziata Presidente “Antinoo Arcigay Napoli” e Presidente dell’associazione Radicale Ernesto Rossi.

Dichiarazione di Donato Salzano segretario dell’associazione radicale Maurizio Provenza: “Presidente Picarone, caro Franco rivedi la decisione incomprensibile di chiudere ai diritti dei malati la Commissione Bilancio, puoi ancora aggiungere al tuo ordine del giorno e dare così seguito alla richiesta dovuta e motivata del Consiglio Regionale e del suo Presidente Gennaro Oliviero, per la quale pubblicamente davanti ai colleghi assicurasti il tuo immediato impegno. Ma perché impedire all’amore e alla forza per la verità di corpi inermi straziati dalla malattia, di entrare con la loro voce nel cuore della politica. Ma perché ti fanno e vi fanno tanta paura? A queste persone si deve e si può invece dare parola, anziché rinviarle “sine die” a dopo il voto referendario, magari dopo l’estate, a dopo la campagna elettorale, a dopo le elezioni, a mai!”.

Invece in una dichiarazione alla stampa Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni*, hanno affermato: “Ricorrendo contro la nostra legge di iniziativa popolare Liberi Subito , approvata dal *consiglio regionale della Toscana*, la scelta del Governo prosegue nel disperato tentativo di impedire qualsiasi normativa nazionale o regionale che dia garanzie e diritti sulle scelte di fine vita. Pur di bloccare i diritti, il Governo ricorre contro l’autonomia regionale. Per fare questo, il Governo dell’autonomia differenziata fa ricorso per impedire l’esercizio dell’autonomia esistente. Ricordiamo però che il diritto all’aiuto al suicidio è stato affermato dalle sentenze della Corte Costituzionale 242 del 2019 e 135 del 2024, che hanno valore di legge. La nostra legge regionale serve solo a garantire modalità e tempi certi alle persone che chiedono la verifica al Servizio sanitario nazionale dei requisiti stabiliti dalla Corte e per evitare attese di mesi o anni”.