Tutto è ormai pronto. Il Conclave avrà inizio il prossimo 7 maggio. Sono 133 i cardinali elettori che decideranno il 267esimo Pontefice della storia della Chiesa. Fervono i preparativi nella Cappella Sistina. Sicurezza come per i funerali del Papa.
 Giuseppe Zingarelli
Conto alla rovescia per l’inizio del nuovo Conclave che avrà inizio nel pomeriggio di mercoledi 7 maggio.  Dopo la Messa “Pro eligendo Papa” che sarà celebrata in San Pietro, i cardinali entreranno in processione nella Cappella Sistina dove fervono i preparativi per le votazioni. Dopo lo svolgersi di diverse  Congregazioni, oggi si è svolta la nona, il prossimo lunedi i cardinali raddoppieranno il tempo di confronto con altre due Congregazioni. Molti cardinali non sono ancora riusciti ad individuare un nome, una figura condivisa. Nei giorni scorsi il numero dei porporati direttamente interessati alla elezione del 267esimo Vescovo di Roma è sceso da 135 a 133, per cui il quorum che porterà alla elezione del successore di Papa Francesco, 266esimo Pontefice della Chiesa e Vescovo di Roma, è sceso a 89 voti. Il 5 maggio prossimo seguirà il giuramento di officiali e addetti al Conclave. Non ci sarà il cardinale Angelo Becciu che, per obbedienza, rispetterà la decisione di Papa Bergoglio: “Avendo a cuore il bene della Chiesa che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonchè al fine di contribuire alla Comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire, come ho sempre fatto, alla volontà di Papa Francesco, rinunciando a prendervi parte, pur rimanendo convinto della mia assoluta innocenza”. Il cardinale Becciu, infatti, è stato condannato in primo grado dalla giustizia Vaticana per frode e peculato. Ognuno dei 133 elettori giurerà sulla Bibbia, impegnandosi a mantenere il segreto su quanto avverrà all’interno della meravigliosa Cappella Sistina la cui volta fu  affrescata da Michelangelo Buonarroti tra il 1508 e il 1512, tra i capolavori assoluti ed indiscussi dell’arte rinascimentale. Dopo il giuramento arriverà l’ “Extra Omnes”, il “fuori tutti” che darà il via ai lavori fino alla elezione del successore di Papa Francesco. Sembrano essere favoriti il Cardinale Pietro Parolin, 70 anni, veneto, Segretario di Stato della Santa Sede dal 2013, il quale si è occupato di diversi fronti “caldi”, dalla Nigeria al Messico; il cardinale Matteo Zuppi, 69 anni, romano, dal 2015 Arcivescovo di Bologna e dal 2022 Presidente della CEI, Conferenza Episcopale Italiana; il cardinale Mario Grech, 68 anni, maltese, dal 15 settembre 2020 Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi; il cardinale Louis Antonio Tagle, 67 anni, Filippino, dal 2011 promosso Arcivescovo Metropolita di Manila e l’anno successivo, 2012, nominato cardinale da Papa Benedetto XVI; il cardinale Jean Marc Aveline, 66 anni, francese, dal 2019 Arcivescovo di Marsiglia e dal 2025 Presidente della Conferenza Episcopale francese; il cardinale Pierbattista Pizzaballa, 60 anni, lombardo, nel 2004 nominato 167esimo Custode di Terra Santa e Guardiano del Monte Sion; il cardinale Tolentino de Mendonca, 59 anni, portoghese, dal 2022 Prefetto del Dicastero per la Cultura e per l’Educazione nonchè teologo e letterato; il cardinale Francis Leo, 53 anni, canadese, dal 2023 Arcivescovo di Toronto, ha insegnato  a Toronto, Montreal, Dayton e Ottawa. Anche il cardinale guineano, Robert Sarah, Prefetto Emerito della Congregazione per il Culto Divino e per la disciplina dei Sacramenti, sembra poter rientrare tra i “papabili”, così come il  cardinale Timothy Dolan, 75 anni, Arcivescovo Metropolita di New York che unisce il mondo conservatore americano, o come il cardinale Fridolin Ambongo Besungu, 66 anni, Arcivescovo Metrolopita di Kinshasa o il cardinale Blase Joseph Cupich, 76 anni, 13esimo Metropolita di Chicago con marcate vedute antitrumpiane. In ogni caso non si escludono ‘sorprese’. Il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, dopo il Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è svolto in Prefettura, ha precisato che per il Conclave il modello di sicurezza sarà lo stesso adottato per i funerali di Papa Francesco. Così il dottor Giannini: “il Conclave ha le sue particolarità. Non sappiamo quando ci sarà un evento che in pochissimo tempo  richiamerà decine di migliaia di persone in un luogo, per cui abbiamo deciso di dover essere pronti con tutta la forza disponibile, seguendo il modello che abbiamo utilizzato per le esequie del Papa”.
Sarà indubbiamente il Conclave più seguito della bimillenaria storia della Chiesa. Mai prima d’ora un Conclave ha polarizzato in modo così vivo l’attesa del mondo intero e della storia. Una Chiesa che il nuovo Pontefice dovrà cercare di riportare all’unita dopo un Pontificato che, tra gli strappi di Papa Francesco e le molte tensioni celate dietro consensi mediatici, ha molto diviso teologi, religiosi e cristiani. Il nuovo Pontefice potrebbe essere eletto nel 108esimo anniversario della apparizione della Madonna a Fatima?