La suora polacca, annoverata dai teologi fra i grandi mistici della Chiesa, scrisse un diario che affascina non solo la gente comune ma anche ricercatori che in esso scoprono inesauribili fonti per le loro ricerche teologiche. Nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia, Santuario e centro di spiritualità della Divina Misericordia, il 23 aprile 1995, Papa Wojtyla benedisse l’immagine di Gesù Misericordioso. 
 Giuseppe Zingarelli
La sera del 22 febbraio 1931, Gesù apparve in Polonia, nel convento di Plok, ad una religiosa appartenente alla Congregazione delle suore della Beata Vergine Maria della Misericordia, fondata nella seconda metà dell’Ottocento da Madre Teresa Potocka che, ispirandosi alle esperienze delle comunità religiose francesi, aprì a Varsavia la prima casa per le giovani povere e bisognose. Il nome della religiosa, suor Faustina Kowalska, è noto in tutto il mondo per essere ella conosciuta come l’Apostola della Divina Misericordia. Gesù affidò a Santa Faustina  la missione di far conoscere al mondo una verità di fede: l’amore misericordioso di Dio per l’uomo. Il Signore, in una apparizione, rivelò alla suora polacca il suo progetto: “Nell’Antico Testamento mandai al mio popolo i profeti con i fulmini. Oggi mando te per dire all’umanità che desidero guarirla e stringerla al Mio Cuore Misericordioso. Ti ho scelta per questo incarico non solo in questa vita ma anche nella vita futura. Annuncerai al mondo ciò che Io ti dirò e lo scriverai in un diario. Sii diligente nel prendere nota di ogni frase che ti dirò. Non stancarti per le difficoltà che incontrerai, esse sono necessarie per la tua santificazione e per dimostrare che quest’opera è Mia”. Santa Faustina rispose a Gesù: “Signore, io desidero soltanto Te. Mi chiedi questo, ma Tu sai che non sono idonea a compiere la missione che vuoi affidarmi. Sono una poveraccia, non ho salute, sono analfabeta, non ho istruzione, non ho denari, ho paura anche a trattare con la gente, sono un abisso di miseria”. Gesù le rispose: “Figlia mia, perchè ti lasci prendere da pensieri di paura e sconforto?. Non temere e non aver paura di nulla. Ho scelto te perchè a Me è piaciuto compiere l’opera della Misericordia proprio per mezzo tuo, che sei la miseria stessa. Non ti lascerò sola. Io, il Signore, sono con te. Non dare tanta importanza ai discorsi  e agli insegnamenti degli uomini e non temere i loro giudizi. In un momento solo ti farò conoscere più di quanto gli altri riescano a fare, affaticandosi per molti anni. Le indagini inutili lasciale ai sapienti di questo mondo. Per questa causa fà quello che puoi e che è nelle tue possibilità, Io completerò tutto quello che ti manca. Tu sarai la mia Segretaria, l’Apostola della Mia insondabile Misericordia. Nulla ti turbi, nè ti spaventi. Conserva la tua tranquillità d’animo. Tutto è nelle mie mani”. Gesù affidò all’umile suora di Glogowiec il messaggio della devozione alla Divina Misericordia. Nel suo diario, uno dei “best seller” della spiritualità cristiana, Santa Faustina così descrisse quella apparizione:
“La sera mi trovavo nella mia cella. Vidi il Signore vestito in candida veste. Aveva una mano alzata in atto di benedire, mentre con l’altra toccava la tunica bianca sul petto. Ad un tratto dal petto, per l’apertura della tunica, vidi fuoriuscire due grandi raggi, uno rosso e l’altro bianco. Dopo un istante Gesù mi disse di far dipingere un quadro secondo la Sua immagine e di far scrivere sotto, ‘Gesù, io confido in Te’. Aggiunse che era Suo desiderio che l’ immagine fosse venerata nella nostra Cappella e poi in tutto il mondo. Gesù mi disse anche che i raggi rappresentano il Sangue e l’Acqua che sgorgarono dall’intimo della Misericordia che Lui ebbe per noi nella Sua dolorosa Passione e nella Sua terribile agonia sulla croce, quando il Suo Cuore fu aperto dalla lancia. Il raggio bianco è l’Acqua che giustifica le anime, quello rosso è il Sangue, che è la vita delle anime”. La santa polacca collaborò con Gesù nell’opera della salvezza delle anime. Gli anni della sua vita religiosa, apparentemente monotona, abbondarono di numerose visioni e rivelazioni. Ebbe doni straordinari, quali il dono di saper leggere nelle anime, il dono dell’ubiquità e quello della profezia. Il contatto vivo con Dio, con la Madonna, con gli angeli, con le anime purganti e con tutto un mondo soprannaturale fu per lei non meno reale e concreto di quello che sperimentava con i sensi. Per permissione di Dio, suor Faustina ebbe anche la visione dei tre mondi: il Paradiso, l’Inferno e il Purgatorio. Tre mondi che ella descrisse accuratamente nei quaderni che compongono il suo diario. Un giorno Gesù chiese a suor Faustina: “Se tu fossi la regina di tutta la terra e avessi la possibilità di disporre di tutto come ti pare e un bambino molto piccolo, tutto tremante, con le lacrime agli occhi, ma con tanta fiducia nella tua bontà ti chiedesse un pezzo di pane per non morire di fame, tu come ti comporteresti con questo bambino?”.
La santa rispose: “Gesù, gli darei tutto quello che mi chiede, ma anche mille volte di più”. Il Signore le rispose: “Così Io mi comporto nei confronti della tua anima”. In una successiva  apparizione il Cristo chiese alla religiosa di istituire la Festa della Divina Misericordia: “Desidero che la prima domenica dopo la Pasqua sia la Festa della Divina Misericordia e che questa Festa sia celebrata solennemente in tutta la Chiesa. Figlia mia, parla a tutto il mondo della mia incommensurabile Misericordia. L’ anima che in quel giorno verrà da Me a confessare i suoi peccati, fosse anche il più grande peccatore del mondo e i suoi peccati i più gravi e i più scarlatti, otterrà la piena remissione delle colpe e dei castighi.
L’ Anima che venererà la Mia immagine non perirà, poichè Io Ie prometto, già su questa terra, la vittoria sui nemici, specialmente in punto di morte. Io la guarirò e la fortificherò. Proteggerò quell’anima come mia gloria. I raggi del Mio Cuore significano Sangue e Acqua e riparano le anime dall’ira del Padre mio. Beato chi vivrà alla loro ombra, poichè non lo raggiungerà la mano della giustizia Divina. Io proteggerò per tutta la loro vita le anime che diffonderanno la devozione alla Mia Misericordia come una madre protegge il suo bambino e, nell’ora della loro morte, non sarò per loro Giudice ma Salvatore”.
Nel suo diario la mistica rivelò molte altre cose che Gesù stesso le ordinò di scrivere per la salvezza delle anime: “L’ umanità non troverà pace finchè non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia. Riferisci all’umanità sofferente di rifugiarsi nel Mio Cuore e Io la ricolmerò di pace. Sono più generoso con i peccatori che con i giusti. Per essi sono sceso in terra e ho versato Sangue. Mi ferisce la diffidenza di un’anima, anche se riconosce che sono Santo e Giusto ma poi non crede che Io sono misericordioso e non ha fiducia nella Mia bontà. Anche i demoni ammirano la Mia giustizia, ma non credono alla Mia bontà. Chi non vuole passare attraverso la porta della Mia Misericordia dovrà passare attraverso la porta della Mia giustizia”. La missione di suor Faustina fu triplice. Proclamare la mondo la verità delle Sacre Scritture, implorare la misericordia Divina per il mondo e per i peccatori, ispirare un movimento apostolico della Divina Misericordia con il compito di diffonderla nel mondo. Tra le altre numerose rivelazioni di Gesù alla religiosa polacca, una particolare.
Le anime dei sacerdoti, dei religiosi, dei devoti, dei fedeli, degli umili, dei miti e dei bambini furono quelle che  confortarono il Signore lungo la strada del Calvario, dandogli la forza di superare l’amara Passione e le umiliazioni patite mentre si dirigeva, carico della croce, verso il Golgota. Le anime degli eretici, degli scismatici e dei pagani, quelle che con le loro eresie diffuse nel corso dei secoli lo  addolorarono profondamente, in quanto essi, perdurando ostinatamente nei loro errori, continuano nei secoli a dissipare grazie ed a disperdere anime, frantumando l’unità della “Sua Sposa”, la Chiesa. Le anime che ferirono e feriscono tuttora Gesù, in modo atroce, sono le anime tiepide. Anime di ghiaccio che assomigliano a cadaveri. Gesù rivelò alla Sua “prescelta” che queste anime non sono nè calde, nè fredde, e che mentre Egli pregava il Padre nell’Orto degli Ulivi, prima di essere arrestato e condotto da Pilato, provò per esse la più grande ripugnanza: “Fu per causa loro che chiesi al Padre mio, se possibile, di allontanare da me quel calice amarissimo, rimettendomi totalmente alla Sua volontà”. L’ ultima rivelazione del Risorto alla religiosa di Glogowiec: “Sono le anime che venerano in modo particolare la Mia Misericordia quelle che hanno sofferto maggiormente per la mia dolorosa  Passione. Esse sono anime forti, poichè sorrette dalla potenza di Dio. Avanzano fiduciose in mezzo ad un mare di difficoltà e di fronte ad ogni genere di tribolazione e contrarietà. Queste anime reggono e reggeranno sulle loro spalle, fino all’ultimo giorno, l’intera umanità”. Santa Faustina nacque a Glogowiec, il 25 ottobre 1905, e morì a soli 38 anni a  Cracovia. Era il 5 ottobre 1938. Fu beatificata il 18 aprile 1993 e canonizzata il 30 aprile 2000 da Papa Giovanni Paolo II. Le sue spoglie mortali riposano nel santuario della Divina Misericordia a Cracovia-Lagiewniki.