Il mondo intero piange la morte di Papa Francesco

Il mondo intero piange la morte di Papa Francesco
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Papa Francesco

Rita Occidente Lupo

Il mondo intero, non solo cattolico, attonito, commosso ed incredulo per l’improvvisa morte di Papa Bergoglio. Il primo Papa giunto dalle Americhe, gesuita argentino, Jorge Mario Bergoglio, 88 anni, 266° Pontefice, eletto nel 2013 al soglio petrino. Già Arcivescovo di Buenos Aires, il suo Papato connotato da grande apertura, al passo con i tempi.

Nella capitale argentina nato il 17 dicembre 1936, figlio di emigranti piemontesi: suo padre ragioniere, impiegato nelle ferrovie, mentre sua madre, Regina Sivori, dedita ai cinque figli.

Diplomatosi come tecnico chimico, in seminario, rispondendo alla chiamata del Signore, la professione perpetua nei Gesuiti.

Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo nominò vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno Bergoglio ricevette nella cattedrale l’ordinazione episcopale. Come motto scelse Miserando atque eligendo e nello stemma inserì il cristogramma ihs, simbolo della Compagnia di Gesù.

Nel Concistoro del 21 febbraio 2001, Giovanni Paolo II lo nominò cardinale. Intanto in America latina la sua figura divenne sempre più popolare. Nell’aprile 2005 partecipò al conclave in cui fu eletto Benedetto XVI.

Sommo Pontefice il 13 marzo 2013, volle assumere il nome del Poverello d’Assisi, che rivoluzionò la Chiesa con la sua profonda umiltà. E Bergoglio ha dato nel tempo esempio di carità verso “gli scartati”, d’apertura, verso i fratelli di altre religioni, imprimendo una notevole spinta all’ecumenismo. Lo zelo apostolico non ha frenato dinanzi a pericoli, per viaggi apostolici. La sua salute, anche se compromessa da un solo polmone e da malanni dell’età, non ha mai arrestato il suo evangelizzare. Nessuno dimentica la scena straziante, in piena pandemia da Covid 19, della sua preghiera per il mondo. Cinque anni fa, il 27 marzo 2020, commosse recandosi a Pasqua, solo in silenzio e sotto la pioggia, in una piazza San Pietro vuota. L’immagine storica e simbolo del suo pontificato venne trasmessa dal Vaticano durante il lockdown. Sul sagrato della Basilica, per la benedizione “Urbi et Orbi”, pregò per la fine della pandemia, in silenzio. In quel giorno, anche l’adorazione del Santissimo Sacramento e la benedizione Urbi et Orbi, insieme alla invocazione a Dio a “non lasciarci in balia della tempesta” e all’invito a “remare” tutti insieme.

Oggi il mondo a giusto motivo piange un Papa che fino alla fine ha voluto essere Pastore del gregge, dopo le precarie condizioni di salute polmonari, non disertando, a Pasqua, Piazza San Pietro.

Addio Papa Francesco, senz’altro le porte del Paradiso ti saranno spalancate per aver tanto amato e guidato il gregge affidatoti in un momento particolarmente delicato della storia dell’umanità. Senz’altro ora godrai di quella vera Luce della Resurrezione!