La scomparsa del Pontefice argentino, il cui sorriso contagioso ha conquistato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo, scuote il mondo intero. 
Papa Francesco è stato il Papa del popolo e sarà ricordato per il suo amore per la vita, la speranza nella pace, la  compassione per l’uguaglianza e la giustizia sociale. 
 Giuseppe Zingarelli
Papa Francesco è morto. La sua scomparsa oggi, 21 aprile, giorno in cui la città di Roma compie 2.778 anni dalla sua fondazione. La folla dei fedeli che si stava radunando in Piazza San Pietro già da questa mattina per le celebrazioni del Lunedì dell’Angelo ha appreso, attonita e incredula, la notizia della scomparsa del Santo Padre. Molti fedeli, infatti, mostravano la fotografia del giorno di Pasqua con Papa Francesco sulla papamobile. La morte del Pontefice è stata annunciata dal cardinale irlandese, Kevin Joseph Farrell. Papa Francesco è scomparso, probabilmente, a causa di un’emorragia cerebrale e si è spento serenamente questa mattina alle ore 7.35 nella sua residenza a Santa Marta. La salma del Santo Padre verrà traslata il prossimo 23 aprile nella Basilica Vaticana e sarà esposta per tre giorni all’omaggio dei fedeli. Tutte le chiese d’Italia hanno suonato le campane a mezzogiorno in segno di lutto. Papa Francesco, 266esimo successore di Pietro di Betsaida, era nato a Buinos Aires il 17 dicembre 1936. È stato eletto il 13 marzo  2013 dopo le dimissioni del suo predecessore, Papa Benedetto XVI. Passa alla storia per essere stato il primo papa sudamericano e gesuita della storia della Chiesa. Fin dall’inizio del suo Pontificato, Papa Francesco, con la sua umiltà e il suo amore per i meno fortunati, ha ispirato milioni di persone in ogni continente ed ha impresso alla Chiesa un’idea di collegialità e sinodalità. Il suo stile ha incarnato la  semplicità. Uno stile lontano dagli sfarzi e dalla ieraticità di Pontefici rigidi ed austeri. Papa Francesco è stato il Papa della misericordia, degli “ultimi”, degli “scartati” dalle società del benessere, del lusso, della opulenza e della ricchezza ostentata.
Decine i suoi viaggi in tutto il mondo, toccando i temi del sacerdozio femminile, la possibilità di concedere l’Eucarestia alle persone divorziate e risposate, il celibato obbligatorio, l’approccio nei confronti delle comunità Lgbtq. Per anni il Pontefice sudamericano tifoso della squadra argentina del San Lorenzo di Almagro, nonni paterni e materni originari rispettivamente del Piemonte e della Liguria, è stato un autentico testimone della pace. Si è impegnato a chiedere con forza la fine del conflitto russo-ucraino e, più in generale, di tutte le guerre,  occupandosi con grande vitalità dei problemi del nostro tempo, quali femminicidi, dipendenza dai social, egoismo imperante, denatalità e invecchiamento della popolazione, uso della Intelligenza Artificiale. Significativo il ruolo di Papa Bergoglio nello sviluppo attivo del contatto tra Chiesa ortodossa russa e Chiesa cattolica romana. Storici i suoi incontri in Vaticano con il Presidente russo, Vladimir Putin, nel 2013, 2015, e 2019. Nel 2021 l’ultimo colloquio telefonico con lo “Zar” di tutte le Russie. Rapporti più difficili, invece, con la Casa Bianca e il presidente americano, Donald Trump, segnati in diversi momenti del suo Pontificato da palpabili tensioni, ribadendo sempre Papa Francesco al “tycoon” il principio dell’accoglienza e della dignità umana. Un rapporto da sempre teso quello tra Papa Francesco e il Capo della Casa Bianca sin dal loro primo incontro, avvenuto tra i due in Vaticano il 24 maggio 2017. Ieri, nel giorno di Pasqua, anche il vicepresidente USA, James, David Vance, aveva fatto visita a Papa Francesco in Vaticano.
Due sono stati gli incontri centrali del Pontificato di Papa Bergoglio. Il Giubileo straordinario della Misericordia nel 2016 e il Giubileo ordinario del 2025, intitolato ‘Pellegrini della speranza’, inaugurato con l’apertura della Porta Santa a San Pietro. Per la prima volta nella storia della Chiesa, Papa Francesco ha aperto una Porta Santa anche in carcere, quello romano di Rebibbia. La scomparsa del Santo Padre è stata quasi del tutto ignorata dai media cinesi. Una particolarità. Il 17 marzo 2018, come i suoi due predecessori, Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI, Papa Francesco si era recato a San Giovanni Rotondo a pregare sulla tomba di Padre Pio da Pietrelcina. Papa Wojtyla e Papa Benedetto XVI, infatti, avevano fatto visita allo “stigmatizzato” del Gargano, rispettivamente, il 25 maggio 1987 e il 21 giugno 2009.
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