Iconografia di San Giuseppe visto come Re

Prof. Antonio Adinolfi
In questo mese di marzo dedicato a san Giuseppe abbiamo voluto fare il punto su un aspetto dell’iconografia che lo riguarda sulla quale pure molto si è scritto ma che ci è sembrato poco trattato. Quello che stiamo per dire non vuole assolutamente essere una parola completa e definitiva sulla questione ma solo uno spunto per ulteriori approfondimenti nostri e di altri. Nonostante dotti religiosi, predicatori e papi abbiano sottolineato la speciale grandezza di san Giuseppe in Paradiso, inferiore solo a quella della Vergine Maria, finora ci è parso che fu con il gesuita Paolo Segneri nel Seicento e poi con il francescano S. Leonardo da Porto Maurizio nel Settecento che si cominciò a parlare di S. Giuseppe come Re degli Angeli e dei Santi. I loro panegirici scaricabili da internet sono un capolavoro di ragionamento teologico ( Per il Segneri cercare in Google Books Opere del padre Paolo Segneri della Compagnia di Gesù, Tomo I – Prediche e panegirici, Milano 1837 pag,. 595-604. Per S. Leonardo cercare in Google Books Opere complete di s. Leonardo da Porto Maurizio, missionario apostolico… Venezia 1868, Predica vigesimaterza – Panegirico di san Giuseppe – pag. 303 e seg. ). In questa prima parte della nostra breve rassegna di opere artistiche ( sono menzionati tutti dipinti ) in cui san Giuseppe ci viene presentato coronato, la corona che gli artisti gli fanno tener sollevata sulla testa la regge un Angelo o Gesù Bambino ed è un corona di fiori. Questa corona non è propriamente l’attributo di un re. I re e le regine non hanno mai portato nelle cerimonie pubbliche corone di fiori. Allora? Allora è chiaro che sul capo di san Giuseppe è più simbolo di un prestigio grande che ha per esser sposo della Madre di Dio. Nessuno incoronò mai Maria, Gesù e Giuseppe finchè vissero su questa terra con fiori o con corone d’oro. Non vissero in una reggia, non avevano una corte, non avevano un regno. Chi li incontrava vedeva una semplice casalinga e due semplici falegnami. Dopo che Gesù ebbe trent’anni se ne andò predicando per la Palestina alcuni vedevano in lui un esaltato, altri uno straordinario maestro religioso, altri il Figlio di Dio, ma nessuno vide mai in lui un re tranne forse la domenica delle palme quando lo considerarono un uomo che stava per prendersi il potere politico. Ma rimasero delusi. Eppure dai Magi era stato chiamato Re dei giudei. Lui si mostrò sì re ma… in una maniera particolare. Si mostrò re superiore a tutti i re di questo mondo perchè guariva malattie impossibili e indemoniati furiosi, resuscitava morti, calmava pericolosi venti e mari in tempesta, dava da mangiare con pochi pani a migliaia di persone, dava pace del cuore a chi non l’aveva. Nell’ ultimo giorno della sua vita disse a Pilato e a chi gli era intorno di essere Re ma che il suo regno non era di questo mondo. Aveva già detto che i suoi soldati erano legioni di Angeli che il Padre gli avrebbe mandato a una sua richiesta. Suscitò riso e beffe. Per beffarlo ancora di più i soldati di Pilato gli conficcarono una corona di spine sulla testa. Pilato fece scrivere sulla croce Gesù Nazareno Re dei Giudei. Nel dipinto che è nella basilica a S. Giuseppe dedicata a Poznan, in Polonia, si vede un Angelo che eleva una corona di fiori su S.Giuseppe mentre cammina con Gesù Bambino in braccio. Nel 2014 sopra la corona di fiori dipinta è stata attaccata una corona di metallo prezioso ed è stata posta una corona di metallo prezioso anche sulla testa del Bambino Gesù. il particolare nella fig. 1. Secondo il padre carmelitano Stefano Praskiewicz o la corona di fiori o quella di metallo incollatavi sopra vogliono ricordarci che Giuseppe ricevette da Gesù la corona della giustizia (cfr. 2Tm 4,8 ), la corona della vita (cfr. Gc 1,12; Ap 2,10) e la corona di gloria (cf. 1 Pietro 5,4 ). Ma – diciamo noi – questa corone si ricevono dopo la morte non certo in vita. In non pochi quadri invece come quello ora citato della basilica di Poznan e negli altri che qui citeremo si vede sul capo di S.Giuseppe una corona di fiori, che vorrebbe ricordarle, levata in alto sul suo capo mentre lui vive ancora su questa terra. Egli spesso non si accorge di questo. Sono due gli Angiolini che la levano nella Santa Famiglia realizzata dal fiammingo Jacob Jordaens (+ 1678 ) che è nell’ Herzog Anton Ulrich Museum di Braunschweig in Germania. Dal Bambino Gesù la corona è retta sul capo di Giuseppe in un dipinto del messicano José Rodríguez Carnero (+1727) che oggi è nel Museo de la Basílica de Guadalupe, in uno attribuito al boliviano Melchor Pérez de Holguín (+ 1735) attivo a Potosí e morto in questa città e in uno a questo molto simile di Gaspar Miguel de Berrio ( + 1762 ) discepolo di de Holguìn. In Italia ricordiamo qui soltanto il dipinto del calabrese Domenico Basile (+1783 ) eseguito per la diocesi di Crotone-Santa Severina perché è particolare. In esso si vede la Vergine che aiuta il Bambino Gesù ad incoronare Gesù. fig. 2. La Madonna quindi aiuta Gesù a dare prestigio a Giuseppe. Perché? Perchè in ubbidienza alla volonta di Dio l’ ha sposata nonostante madre di un figlio non suo e perché si sta prendendo cura di lei e di Gesù in maniera da commuoverla.