Nocera Superiore: IC “Fresa Pascoli”, Settimana della “Scuola capovolta”

“Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, nell’ambito della propria autonomia, definiscono, promuovono e valutano, in relazione all’età e alla maturità degli studenti, iniziative complementari e integrative dell’iter formativo degli studenti, la creazione di occasioni e spazi di incontro da riservare loro, le modalità di apertura della scuola in relazione alle domande di tipo educativo e culturale provenienti dal territorio, in coerenza con le finalità formative istituzionali” (art. 1 D.P.R. 10 Ottobre 1996 n. 567 e ss.ii. “Disciplina delle attività complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche”).
L’Istituto Comprensivo “Fresa-Pascoli” per la scuola Secondaria intende organizzare la settimana della “scuola capovolta”, ovvero una settimana in cui saranno gli studenti a organizzare e fare didattica e il docente sarà un supervisore o un direttore di lavori se i ragazzi richiedono una giuda.
L’idea nasce dall’esigenza, comunque diffusa in svariate classi della scuola, di diffondere ancor più tecniche alternative di didattica, svecchiando o marginalizzando quelle obsolete per tante motivazioni
Per aumentare anche il senso di responsabilizzazione e l’autostima dei ragazzi nasce l’esigenza di implementare le tecniche-base della «flipped classroom»: la lezione diventa compito a casa mentre il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori. In questo contesto, il docente non assume il ruolo di attore protagonista, diventa piuttosto una sorta di facilitatore, il regista dell’azione didattica.
I fautori di questo metodo ritengono che la rapida mutazione indotta dalla diffusione del web abbia prodotto un distacco sempre più marcato di gran parte del mondo scolastico dalle esigenze della società, dalle richieste del mondo delle imprese e dalle abilità e desideri degli studenti e delle loro famiglie.
Si è osservato anche che gli interessi degli studenti nascono e si sviluppano sempre più all’esterno dalle mura scolastiche. La rivoluzione internet ha permesso la diffusione massiva non solo del sapere scritto ma anche dei contenuti multimediali, rendendo possibile fruire da casa le lezioni/spiegazioni dei docenti. Dato che il sapere non è confinato tra le mura delle istituzioni scolastiche, i sostenitori di questa metodologia ritengono che sarebbe improduttivo trasmettere a scuola quello che è già disponibile a casa: in pratica, perché studiarlo dai libri se posso googlarlo?
L’insegnamento capovolto propone quindi l’inversione dei due momenti classici, lezione e studio individuale:
L’insegnamento capovolto fa leva sul fatto che le competenze cognitive di base dello studente (ascoltare, memorizzare) possono essere attivate prevalentemente a casa, in autonomia, apprendendo attraverso video e podcast, o leggendo i testi proposti dagli insegnanti o condivisi da altri docenti.
In classe, invece, possono essere attivate le competenze cognitive alte (comprendere, applicare, valutare, creare) poiché l’allievo non è solo e, insieme ai compagni e all’insegnante al suo fianco cerca, quindi, di applicare quanto appreso per risolvere problemi pratici proposti dal docente.
Il ruolo dell’insegnante ne risulta trasformato: il suo compito diventa quello di guidare l’allievo nell’elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi.
La settimana della SCUOLA CAPOVOLTA si svolgerà dal 10 al 21 marzo 2025 con la partecipazione di tutte le classi dell’istituto e dei docenti di tutte le discipline.