VERBI SWAHILI: KUTENDA agire, fare

VERBI SWAHILI: KUTENDA agire, fare

Padre Oliviero Ferro

Di solito si usa il verbo “kufanya”, ma anche il “kutenda” esprime un concetto simile. Il primo spinge sul fare immediato, l’altro su quello che stai facendo. E così andiamo a un ricordo. Quando si insegna il catechismo, spesso i catecumeni capiscono che basta sapere a memoria quello che viene detto. Ma il catechista insiste dicendo “Haitoshi kujua, inafaa kutenda (non basta sapere-conoscere, bisogna fare dei gesti concreti che fanno vedere che quello che hai capito lo stai e ti sta trasformando)”. E così si parla delle opere di misericordia corporali e spirituali, del partecipare alla vita della piccola comunità (shirika),  della carità concreta, del condividere il tempo e le cose con chi ci sta vicino, dell’andare a lavorare i campi di qualche malato o lebbroso, di andare a trovare i malati e i carcerati, del mettersi a disposizione della piccola e grande comunità parrocchiale…insomma di non stare con le mani in mano). Questi gesti sono segni concreti di conversione che fanno bene al cuore e che ci fanno capire che i nostri fratelli africani prendono sul serio la loro adesione a Gesù Cristo.