Salerno: Associazione Radicali, Salzano “Subito amnistia e indulto!”

L’uomo vestito di bianco venuto dalla fine del mondo ha mantenuto l’ultima promessa fatta in vita al suo amico il Sig. Hood. Urlare quel Giubileo della Speranza alla città e al mondo, quello del tanto amato paolino “Spes contra spem” della lettera ai Romani, quale ancora di salvezza dalla disperazione, di uno “Spes non confundit!”, che non può deludere mai. A Dio per l’apertura della porta Santa a San Pietro in carrozzina, con tutta la sua vulnerabilità di un Papa disabile, la notte di Natale. A Santo Stefano invece il giorno dopo a Rebibbia per i detenuti e l’intera Comunità Penitenziaria, sulle sue gambe il varcare la porta Santa, con sorprendente passo fermo e deciso. Sia Leader religioso delle indulgenze plenarie per la cura delle anime, sia politico nel chiedere ai governanti l’amnistia (cancella il processo) e l’indulto (riduce la pena), quale riforma della giustizia di per se strutturale, quale centro della proposta che riguarda la vita quotidiana diretta o indiretta di milioni e milioni di italiani. Il potere spirituale e quello temporale di questo gesuita che ha abolito l’ergastolo e introdotto il reato di tortura, che sa essere e restituire speranza agli ultimi nelle carceri, ma non solo, anziché averne.
Puerili e sordi quei governanti che sull’altare di una ragion di stato contraria all’affermarsi dello stato di diritto, negano, mentono, sapendo di mentire. Un ex-Nordio, la Meloni si affrettano a genuflettersi alla spiritualità del Papa della speranza giubilare, ma rifiutano contemporaneamente il Francesco Leader politico nonviolento della Speranza oltre ogni speranza, da liquidare per questo ferocemente come si può fare con un qualunque Radicale. In nome di una fantomatica certezza della pena che non può deflettere ai cosiddetti arrendevoli atti di clemenza.
La prepotenza di un Governo dalla facile scorciatoia violenta, perché impotente davanti alla disperazione che sale dalle prigioni. Le vittime sono salite a 90 tra i detenuti suicidati e 8 gli agenti di custodia (al momento che scrivo), però per carità (Sic!) a metterli in correlazione con il sovraffollamento che ha sfondato il muro record europeo del 134%, con punte di oltre il 200%, già ammonito dal Consiglio d’Europa. Questa la fotografa di una foglia di fico che copre centinaia e centinaia di morti in carcere per malasanità e delle tante centinaia per cause (Sic!) ancora da accertare in questo annus horibilis.
Guai a quei governanti che non ascoltano il grido di dolore dei martoriati, insensibili alla sofferenza dell’uomo sull’uomo, dei carcerati e dei carcerieri, dei torturati e dei torturatori. Amnistia e indulto subito! Per gli ultimi nelle carceri, i diseredati, i migranti, i matti, i tossicodipendenti, i poveri cristi, ma soprattutto: l’Amnistia è per la Repubblica! Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Dio mio perdona loro perché non sanno quello che fanno. Urlate come Francesco alla città e al mondo: Spes non confundit!