VERBI SWAHILI: KUSUKUMA spingere

VERBI SWAHILI: KUSUKUMA spingere

Padre Oliviero Ferro

Mi rimane sempre negli occhi un immagine, quando con mio padre e mia madre ritornavamo dal mercato di Kiringye nella zona della parrocchia di Luvungi). Avevamo fatto la spesa insieme al cuoco, tra cui un quarto di mucca che sarebbe stato poi messo nel congelatore a petrolio della missione. L’ultimo pezzo di strada era in salita. Tanta gente andava e veniva dal mercato. Ci colpì il vedere un giovane che spingeva (kusukuma) la sua bicicletta di marca cinese (molto robusta) e aveva caricato una decina di caschi di banane (più o meno 50 kg. a casco). Faceva una fatica tremenda. Mi veniva voglia di fermarsi, nessuno gli dava una mano e la salita era molto dura. Mi fermo un attimo per chiedergli se vuole che gli diamo un po’ di aiuto. Mi guarda sorridendo e mi dice: “aksanti padiri, lakini napashwa kujidebrouiller. Ni kazi yangu (grazie,padre. Ma mi devo arrangiare. È il mio lavoro)”. Gli rispondo “hodari. Mungu atakupatia nguvu kwa kufika ku nyumba (coraggio. Dio ti darà la forza per arrivare fino a casa)”. Mi sorride. Mi era dispiaciuto non potere fare niente per lui. Anche perché gli altri che salivano, soprattutto le mamme, erano stracarichi ed era difficile aiutarsi. Eppure anche con il sorriso, si riesce a “kusukuma dunia (a spingere il mondo)”.