Eboli: mancata approvazione bilancio consolidato, Sinistra Italiana «Immobilismo ingiustificabile»
La mancata approvazione del bilancio consolidato da parte del Consiglio desta non poche preoccupazioni. Andava approvato entro il 30 settembre, ma ad oggi non è ancora stata fissata una data per la discussione. Il bilancio consolidato è il documento che fotografa la situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo Amministrazione Pubblica Comune di Eboli, tenendo conto anche dell’attività che il comune svolge sul territorio attraverso le sue società partecipate. I risultati delle società partecipate possono impattare sia positivamente, che negativamente, la gestione dell’ente locale. Inoltre, si precisa, che gli Enti inadempienti non possono procedere ad assumere personale in nessuna forma contrattuale, inclusi rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, né possono stipulare contratti di servizio con soggetti privati che potrebbero eludere questa disposizione.
La difficile situazione finanziaria del Consorzio Farmaceutico Intercomunale è nota.
Il bilancio 2023 si è chiuso con una perdita di 1 milione e 640mila euro. Questo significa che l’Ente dovrebbe coprire per la sua parte di competenza tale perdita (circa 550mila euro) sottraendo tali risorse nel prossimo bilancio di previsione ad altri settori come manutenzione, cultura, sicurezza.
“La situazione è preoccupante – spiega Massimiliano Curcio, segretario del circolo cittadino di Sinistra Italiana-, perché è a rischio la continuità aziendale. È incredibile come sia accaduto questo in un settore come quello delle farmacie che da sempre realizza altissimi fatturati.
C’è il rischio che per rientrare dall’enorme massa debitoria si proceda con la svendita delle farmacie comunali facendo venire meno un servizio di supporto per i servizi sociali. Infatti, le farmacie comunali rappresentano un punto di riferimento sanitario per la comunità, specialmente per i soggetti fragili come anziani e malati, che abitualmente la frequentano e che sviluppano rapporti di fiducia con il personale”.
La città avverte con disagio l’immobilismo dell’amministrazione che sembra più intenta a cercare strade per arrivare alla scadenza del mandato che a risolvere le questioni importanti. Un esempio su tutti il destino dell’Ufficio del Giudice di Pace.
“La chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Eboli rappresenterebbe una grave perdita per la comunità locale, che verrebbe privata di un presidio fondamentale per garantire l’accesso alla giustizia e alla tutela dei diritti dei cittadini. L’ufficio da anni è punto di riferimento per la risoluzione di controversie civili di competenza locale. La chiusura implicherà notevoli disagi per i residenti, che saranno costretti a rivolgersi ad uffici più distanti, con un conseguente incremento dei costi e dei tempi per l’accesso ai servizi. Si fa appello alle istituzioni competenti affinché possano valutare alternative per ristabilire un presidio giudiziario sul territorio, fondamentale per preservare i diritti della collettività e garantire la prossimità della giustizia ai cittadini” – conclude Curcio.
Notizie poco rassicuranti arrivano anche dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Se confermate, la comunità assisterà inerme alla perdita di un ennesimo ufficio di servizio.