VERBI SWAHILI: KUSHAWISHI persuadere, tentare

VERBI SWAHILI: KUSHAWISHI persuadere, tentare

Padre Oliviero Ferro

Ai tempi di Adamo ed Eva, il serpente (nyoka) aveva cercato di “kushawishi” (tentarli), proponendo loro cose meravigliose. E c’erano pure cascati con le conseguenze che conosciamo bene. Un giorno viene da me Kasindi, un ragazzino un po’ birbantello che si divertiva a fare scherzi agli amici, ma che aveva sempre una grande fame. In casa si mangiava poco. Il papà era andato a scavare l’oro in montagna e non mandava niente a casa. La mamma si doveva arrangiare, andando a lavorare nei campi, piantando la manioca. Ma non bastava per tutta la famiglia, e poi cominciava ad essere stanca. I figli, ogni giorno, al ritorno da scuola, andavano dalla mamma, dicendo “Mama, tunasikia njala, ulitayarisha nini kwa leo?( mamma, abbiamo fame. Cosa hai preparato per oggi?)”. la mamma li guardava sconsolata. Era stanca dal viaggio di ritorno dai campi. Dice alla figlia più grande di accendere il fuco e mettere il pentolone con l’acqua per preparare la polenta di manioca. Kasindi era stufo di mangiare sempre la solita cosa. Se ne va in giro per il villaggio per vedere se riesce a recuperare qualcosa. Essendo furbo, cerca di da darsi da fare, per prendere qualche frutto o qualche pesciolino che era caduto dalle cassette dei pescatori. Il colpo gli riesce e se ne scappa via di corsa, inseguito dal derubato. Arriva a casa tutto sudato e dà tutto alla mamma che capisce  e fa finta di non vedere. Arriva il pescatore tutto arrabbiato. Si ferma di colpo, guardando gli occhi dei bambini e vede la loro fame. Non dice niente, ma dal suo sacco toglie qualche pesciolino e lo lascia alla mamma, augurando loro “bon appetit” (buon appetito). Quando Kasindi mi raccontò quello che era successo, mi risponde “Nilisikia njala na tumbo langu alinishawishi  (avevo fame e il mio stomaco mi ha tentato).” Faccio silenzio. Poi chiedo a mamma Katè (la tuttofare) di andare dal cuoco e di farsi dare qualche scatoletta di tonno che utilizzavamo per i viaggi (safari) sul lago. Li metto in un sacchetto e li consegno a Kasindi, dicendo “Usianguke tena mu kiswawishi (non cadere di nuovo in tentazione). Ukiwa na lazima ya msaada kwa jamaa lako, ufike kwangu (se avrai bisogno di aiuto per la tua famiglia, vieni da me)”,