Italiani poveri, ma longevi!
di Rita Occidente Lupo
Italiani longevi, ma sofferenti a causa patologie croniche e tra dolori fisici, più per le donne, che per gli uomini. E, dopo i 75 anni, acciacchi vari rendono le giornate qualitativamente pesanti, contrariamente ad altri coetanei europei. Naturalmente l’autosufficienza, sempre più latente. Di qui il ricorso a badanti che possano seguire, tra le pareti domestiche, anziani soli o accompagnarli per la passeggiata quotidiana. Ovviamente laddove le condizioni motorie dell’assistito non compromesse al punto da impedire di sgranchire gli arti. Di qui l’appello alle politiche sociali: le risicate pensioni, rendono arduo il soddisfacimento di colf da impiegare. I familiari, spesso impossibilitati a prendersi cura del proprio anziano, preferiscono “delegare”, il più delle volte, a personale immigrato, la cura del familiare. Nello Stivale, la quota di aiuto non soddisfatto appare superiore al Sud e tra meno abbienti. Per i circa due milioni di anziani, anche il ricorso a strutture d’accoglienza, tra salatissimi costi. Sempre più orfana la terz’età, di quella necessaria assistenza alla quale l’UE fa appello, valido sostegno dalle file operose del volontariato.