VERBI SWAHILI: KUSAHAU dimenticare
Padre Oliviero Ferro
“unihurumie, padiri, nilisahau kuleta barua kwa wandugu wa Yungu (perdonami, padre, ho dimenticato di portare la lettera agli amici di Yungu)”. Era l’ultima diakonia (forania) sul lago Tanganika nella parrocchia di Baraka (Congo RDC). Era nella zona del lago; è distante circa 130 km. Bisognava proprio andarci, perché era lontano e il viaggio non sempre facile. Anche per noi missionari, si andava con il battellino della missione ed era l’ultimo luogo da visitare vicino al confine di regione. Gli dico che non ci sono problemi, però trovi al più presto qualcuno da quelle parti, in modo che il responsabile possa sapere a tempo quando andremo. Lui mi risponde “Nitajikaza (cercherò di fare del mio meglio)”. Dimenticare, kusahau, è qualcosa che capita a tutti e bisogna avere un po’ di pazienza. Anche io , a volte, dimentico le cose e per questo le scrivo su un foglietto (una specie di calendario). Quindi mi viene spontaneo avere pazienza con chi dimentica, ma poi cerca di rimediare a quello che non ha fatto. In ogni caso, è meglio scrivere su un foglio “Non dimenticarti di non dimenticare”. Chissà se funziona?