VERBI SWAHILI: KUPITA passare, oltrepassare
Padre Oliviero Ferro
“Wandugu, nitafanya je kwa kupita kilalo? Inaonekana ya kama hakuna madrier, na iko marail ya chuma tu (amici, come faccio a oltrepassare il ponte? Sembra che le tavole non ci siano più, ma sono rimasti i binari in ferro)”. In effetti ero molto preoccupato. Ma gli altri mi rassicurano (erano un problema serio, perché da Uvira, centro della diocesi del sud Kivu, fino a Baraka, la nostra missione, c’erano 55 ponti da passare per 80 km. di strada lungo il lago). Uno dei passeggeri mi dice: “Usiogope, mimi nitakusindikiza. Ufuate maneno yangu na uniangalie bien. Na, ikiwezekana, usali malaika mlinzi” (non avere paure, io ti accompagnerò. Segui le mie parole e guardami bene. E, se è possibile, prega l’angelo custode). E così mi metto in posizione. La ruota davanti sx si appoggia all’inizio del binario e così la ruota dx e seguendo voce e gesti della guida comincio ad andare sul ponte. Quanti minuti che sembravano un ‘eternità. Ma l’angelo custode (insieme a qualche suo amico) mi guidava in questa mini avventura. Finalmente riusciamo a passare dall’altra parte. Cinque minuti per rimettermi in forma, anche perché più avanti, avrei dovuto guadare il fiume, come avevo fatto nel viaggio di andata, con l’acqua che arrivava fino ai finestrini. Ma quel giorno gli angeli del cielo e della terra avevano deciso di darci una mano. E così dopo 55 ponti, siamo riusciti ad arrivare (dopo 8 ore e più di viaggio) alla missione, mentre il sole stava calando all’orizzonte.